Paris a 6 centesimi dal podio: "Bello tornare veloce in super-g". Bosca, 5° da sogno: "Contento, ma..."

Un quarto e un quinto posto, tre atleti in top ten, esattamente come giovedì nella prima discesa.

La tappa del Lauberhorn-Rennen sta regalando soddisfazioni all'Italjet maschile, anche se nel tempio di Wengen non è ancora arrivato il podio che, per le prestazioni di squadra mostrate, la truppa azzurra avrebbe probabilmente meritato.

Certo è che davanti, seppur dal terzo posto ancora una volta ci siano pochissimi centesimi, ci sono i tre fenomeni della velocità mondiale, con il terzo super-g stagionale che ha visto Sarrazin rispondere a Odermatt, con Kilde di nuovo terzo.

A soli 6 centesimi dal norvegese, Dominik Paris ha dimostrato che anche in questa specialità, della quale fu campione del mondo nel 2019, può tornare ad andare forte. Quarto posto davvero di gran qualità per il 34enne della Val d'Ultimo: “Finalmente un risultato in super-g, peccato perchè manca poco al podio ma sono molto contento – le prime parole di “Domme” a Rai Sport – Ho spinto bene da cima a fondo, le sensazioni sono state ottime e oggi c'è anche il tempo. Domani si farà più fatica con la discesa intera, spero in un altro step in avanti”.

Non è una sorpresa, perchè il talento è fuori discussione e sulla Saslong era andato molto vicino al colpaccio, ma Guglielmo Bosca si è regalato la prima top five in CdM, a 16 centesimi dal podio, per confermarsi una realtà del super-g. “Volevo spingere e attaccare, ho avuto subito sensazioni buone anche se quando arrivi e vedi 1”16 di ritardo da Sarrazin... - ha detto “Gugu” nell'intervista con Ettore Giovannelli a Rai Sport – Poi ho capito dagli altri tempi che non era male, semplicemente lui e Odermatt stanno facendo un altro mestiere in questo momento.

Io avevo bisogno di buone risposte dopo aver perso fiducia con i problemi che ho avuto con la seconda discesa in Val Gardena. Sono contentissimo del 5° posto, è un grande risultato per me: era un super-g molto veloce, ma con passaggi complicati e mentre vedevo finire tanti dietro, ero consapevole di potermela giocare con gli altri, primi due a parte. Quindi un po' di rammarico può esserci perchè nella “S” finale si poteva limare qualcosa”.

Mattia Casse, decimo, prova a guardare positivo: “Un'altra gara solida, non avevo un brutto numero ma partire da dietro era difficile, anche se Domme (col 18 proprio prima di Mattia) ha fatto meglio. Domani sarà lunga, le energie dovremo tirarle fuori tutte, ci sarà da combattere e saremo tutti stanchi, chi avrà più gamba potrà fare un po' la differenza”.

A punti per la truppa italiana anche Innerhofer, 23° dopo il 18° in discesa, e Schieder 29°, mentre sono usciti Alliod e Molteni e Zazzi ha terminato 35°.