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Neanche la nebbia nega il trionfo ad Aksel Lund Svindal nella discesa di Wengen. Norvegia da record

Neanche la nebbia nega il trionfo ad Aksel Lund Svindal nella discesa di Wengen. Norvegia da record
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Getty Images

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Neanche la nebbia nega il trionfo ad Aksel Lund Svindal nella discesa di Wengen. Norvegia da record

Non aveva mai vinto a Wengen e sul Lauberhorn non era mai andato oltre il terzo posto nel 2014, oggi Aksel Lund Svindal ha sfatato il tabù inventandosi una gara perfetta malgrado l'alternanza di neve, sole e poca visibilità e trionfando nella discesa maschile di Coppa del Mondo nella celeberrima località dell’Oberland Bernese.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!

L’unico a stargli vicino su una pista con partenza abbassata fino a poco sopra il salto dell’Hundschopf è stato un quasi altrettanto fantastico Hannes Reichelt, l’austriaco gli è arrivato a soli 19 centesimi. Per Svindal è la 31a vittoria in Coppa del Mondo, la 12a in discesa, la sesta stagionale, la quarta su cinque gare di discesa e neanche la nebbia che ha fatto interrompere a lungo la gara prima dopo 21 e poi dopo 25 concorrenti scesi è riuscita a negarli la vittoria. Seconda piazza d’onore stagionale invece per Reichelt dopo quella di Santa Caterina Valfurva dove finì alle spalle del francese Adrien Théaux, oggi settimo.

Torna sul podio (e nei top 10) dopo più di due anni un altro vecchio leone della squadra austriaca, Klaus Kröll, che era stato secondo a Lake Louise il 30 novembre ma che poi, causa infortuni passati e successivi da allora aveva fatto molta fatica ma oggi si è classificato terzo anche se a un distacco siderale da Svindal, 1”52, lui che su questa pista ha trionfato nel 2011. Grande gara di Dominik Paris, l’altoatesino si è giocato il podio a causa di un forte impatto contro un palo all’attacco dellla Minschkante, tanto è vero che il suo distacco da Kröll è stato di soli 5 centesimi, ma quello di oggi è stato idi gran lunga l suo miglior risultato in discesa sul Lauberhorn e anche il miglior risultato stagionale.

Nello steso punto di Paris ha addirittura inforcato col braccio il francese Guillermo Fayed, finito nelle retrovie della classifica, ventiduesimo. A 2 centesimi da Paris e a 7 dal podio c’è un altro azzurro, Christof Innerhofer, in versione decisamente migliore rispetto a quella di ieri, sesto il francese David Poisson che si conferma a grandi livelli dopo il terzo posto di Santa Caterina, settimo, come detto, Théaux, ottavo il primo dei padroni di casa, lo svizzero Carlo Janka, nono il terzo azzurro nei dieci, un Peter Fill sempre costante, decimo l’austriaco Max Franz, undicesimo lo svizzero Beat Feuz, autore di un fantastico ritorno alle gare, e decimo il norvegese Kjetil Jansrud, sceso col numero 22 nel momento di peggiore visibilità della giornata.

Con la vittoria di Svindal arriva a 11 vittorie stagionali maschili (su 18 gare!) e a 12 donne comprese migliorando i rispettivi record che risalivano rispettivamente alle stagioni 2014-2015 e 1998-1999. A proposito di Norvegia, l’unico a far bene dopo il numero 26 è stato Aleksander Aamodt Kilde, quindicesimo. Gli altri azzurri: venticinquesimo Siegmar Klotz, trentunesimo Mattia Casse, quarantatreesimo Davide Cazzaniga, quarantacinquesimo Silvano Varettoni, quarantasettesimo Paolo Pangrazzi, cinquantaduesimo Werner Heel. Domani lo slalom nel quale Marcel Hirscher verosimilmente risorpasserà Svindal che oggi gli è tornato davanti di 15 punti nella classifica generale di Coppa del Mondo.

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