Michael Matt va controcorrente: "Paralleli ok, punterò anche su combinata e gigante"

Michael Matt va controcorrente: 'Paralleli ok, punterò anche su combinata e gigante'
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Michael Matt va controcorrente: "Paralleli ok, punterò anche su combinata e gigante"

Lo slalomista austriaco prepara gli obiettivi per la prossima stagione: non andrà in Nuova Zelanda e pensa ad un progetto legato alla polivalenza

Ventisei anni da poco compiuti e la sensazione di dover ancora trovare la propria dimensione ai massimi livelli, non essendone in discussione la qualità.

Michael Matt ha vissuto un'ultima stagione un po' particolare, con un solo podio nella sua specialità, ovvero il 3° posto nello slalom di Madonna di Campiglio (preso per i capelli in rimonta e con le clamorose uscite di Kristoffersen e Hirscher), ma il riscatto mondiale con doppia medaglia nella rassegna iridata di Are, ovvero l'argento conquistato sia nel team event che tra i rapid gates, nel giorno della tripletta austriaca con Hirscher e Schwarz.

Il classe '93 di Zams sta quindi pensando di allargare i propri orizzonti e, in un'intervista concessa al “Tiroler Tageszeitung”, ha confermato di voler partecipare anche a tutti i giganti e le combinate, oltre ai paralleli dove si trova particolarmente bene.

Dovrò allenarmi anche in super-g e discesa per le combinate, ma voglio provarci – ha spiegato il fratello d'arte – Pensando anche ai Mondiali 2021 e alle Olimpiadi 2022, le medaglie in palio potrebbero essere un obiettivo, non solo in slalom”.

Matt ha ammesso che la scorsa stagione è stata sotto le attese, anche per un calendario che ha previsto stop lunghi e gare una dietro l'altra per gli slalomisti. A proposito di programmazione da parte della FIS, l'austriaco non ha lesinato critiche sottolineando che “alla federazione non importa cosa pensano gli atleti”, ma vorrebbe che la stessa puntasse ancor di più sui paralleli. “Se devi andare in città per coinvolgere maggior pubblico attorno allo sci, allora questi eventi sono la strada da percorrere”.

Il programma estivo non prevede, a differenza delle scorse annate, la trasferta in Nuova Zelanda con i compagni di squadra, ma un lavoro sui ghiacciai di casa considerando anche le condizioni che potrebbero essere ideali pure nei mesi di agosto e settembre.

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