Benni Raich: "Mi sento in forma, non è ancora il momento di smettere"

Benjamin Raich: 'Mi sento in forma, non è ancora il momento di smettere'
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Sci AlpinoIl vecchio leone continua

Benni Raich: "Mi sento in forma, non è ancora il momento di smettere"

In una bella intervista a krone.at Benni Raich, veterano della squadra austriaca, si dice fermamente intenzionato a continuare malgrado l'incidente in moto del 1° agosto gli abbia bloccato la preparazione alla prossima stagione olimpica. Ecco il testo tradotto dell'intervista:

D.: Dopo l'incidente in moto di quest'estate e lo strappo al muscolo della coscia è dovuto ripartire più o meno da zero. Non si chiede a volte perché sta facendo ancora tutto questo a 35 anni?

R.: Quando è successo avevo la sensazione di essere al top assoluto della forma. Dopo mi importava essere di nuovo in salute il più presto possibile. Mi sono preparato benissimo tanto è vero che non mi sono mai posto per un solo istante il problema di smettere!

D.: E durante la stagione, se le cose non vanno, lo pensa?

R.: Ci sono persone che hanno già detto "Il vecchio è meglio che smetta". Io stesso mi sono preso un po' di tempo in primavera e alla mi sono detto: "Voglio ancora una volta spingere il gas". Sono abbastanza vecchio, ho vinto tutto, potrei fermarmi. Ma sento che non è ancora il momento.

D.: Che ruolo ha giocato il fatto che a febbraio potrebbe partecipare alla sua quarta Olimpiade?

R.: Non un ruolo così grande come si potrebbe pensare. Ma naturalmente un grande obiettivo è qualificarmi per i Giochi. E una volta lì contano solo le medaglie.

D.: Ha già portato a casa quattro medaglie olimpiche di cui due d'oro. Se vincesse un terzo titolo diventerebbe il primo austriaco dopo Toni Sailer a vincere tre ori olimpici individuali.

R.: Quando a dieci anni ero seduto davanti alla tv a guardare i Giochi di Calgary 1988 avrei potuto dire che le Olimpiadi sono qualcosa di speciale. Probabilmente la gioia che ho provato dopo aver conquistato il mio primo oro in gigante nel 2006 è stata così grande che non ce n'è mai stata una uguale né prima né dopo. Non è certamente detto che se uno ha una grande carriera debba diventare campione olimpico. Ma è molto bello avere anche questo sul proprio biglietto da visita. E anche se sarebbe storico non penso ossessivamente a un terzo oro olimpico. Non posso che ripetere che non posso fermarmi e non mi fermerò!

D.: Nel 2006 col doppio oro olimpico e la Coppa del Mondo assoluta probabilmente c'è stato il miglior Raich di sempre. Quanto è lontano da quello?

R.: Se non facessi notare che nell'ultima stagione non ho fatto neanche un podio sarei cieco. Ma non sono sicuro che sette anni fa fossi così in forma come adesso!.

D.: Questo significa che la prossima non sarà la sua ultima stagione? 

R.: Sicuramente non decido ora. Ma posso dire che sarà la mia ultima stagione olimpica, nel 2018 per i Giochi successivi avrò quasi 40 anni e a quell'età sarebbe rischioso per me continuare.

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