Se la rinuncia all'opening di Coppa del Mondo è già certezza per la campionessa olimpica di slalom, che ancora non ha una data per il ritorno sugli sci dopo la seconda operazione al ginocchio, nell'intervista a "Trochu inak" la fuoriclasse slovacca ha parlato di tutte le difficoltà di questo recupero anche sul piano psicologico. "Tutto accade per una ragione, questo infortunio mi ha insegnato a conoscermi perchè prima c'era solo la pista e di colpo mi sono ritrovata senza".
Per il secondo anno consecutivo, Petra Vlhova certamente non potrà prendere parte all’opening di Coppa del Mondo, il 25 ottobre sul Rettenbach con il gigante di Soelden che, per lo start di stagione, non avrà la sua vincitrice in carica e detentrice della sfera di cristallo, Federica Brignone, ma neppure un’altra campionessa come la slovacca.
La 30enne di Liptovsky Mikulas si ritrova ad un bivio della carriera, ormai da tanto tempo: sono quasi due anni senza sci vero per Vlhova, che ha solo approcciato in campo libero lo scorso inverno, quasi 12 mesi dopo il crac al ginocchio destro nella sua Jasna, patendo sempre tanto dolore e risultando costretta ad una seconda operazione (a marzo 2025) per aggiustare il crociato e non solo di un’articolazione che le ha causato tantissimi problemi.
Poi l’addio a coach Mauro Pini, dovendosi concentrare sul recupero fisico come priorità e tanto da non avere un tecnico di riferimento per la stagione olimpica che dovrebbe segnare, ma il punto di domanda è ancora enorme, il suo rientro agonistico. A febbraio ci sarebbe da difendere il titolo di slalom conquistato a Pechino 2022, ma di nuovo nel corso del programma “Trochu inak” di Adela Vinczeova, Petra ha ammesso di non sapere quando la pista tornerà ad essere il suo habitat naturale: “Sto lottando e cercando di essere positiva, a volte capita di combattere anche con se stessi e penso sia la lotta più dura in assoluto da fare.
Tutto accade per una ragione, anche quell’incidente a Jasna – ha aggiunto l’olimpionica riferendosi a quel maledetto 20 gennaio 2024, nella prima manche del gigante davanti alla sua gente – Forse quello che è successo mi ha solo aiutata, perché ho iniziato a conoscermi, a lavorare su me stessa. Ho iniziato ad andare in terapia e ad affrontare la situazione in questa direzione, ci sono stati momenti in cui è stato più difficile e, onestamente, sto ancora cercando di capire un po’ me stessa.
La mia vita era incentrata sullo stare in pista e conoscere solo lo sci, poi improvvisamente arriva un infortunio e ti ritrovi a casa da sola e ti chiedi: cosa succederà adesso? Non sai nient’altro, non hai nient’altro”.
Petra ha raccontato anche della fine della sua storia d’amore con Michal, il suo storico compagno di vita: “Si è aggiunto il fatto che la mia relazione e la vita personale sono andate in pezzi, era già stato duro per il ginocchio e in un colpo solo è accaduto il resto. Devo lavorarci, ritrovare me stessa, perché penso che chi ci riesca vinca nella vita”.
Non può e non deve finire così una carriera già leggendaria, visto che parliamo di una fuoriclasse che ha vinto tutto, col titolo mondiale in gigante, la Coppa del Mondo generale e l’oro olimpico in slalom. “No, non voglio accettare che possa terminare senza averci riprovato, non sono pronta per questo.
So solo che non vedo l’ora di affrontare la sfida che mi aspetta e che sto affrontando. È dura, ma voglio farlo e al tempo stesso godermi la vita e ogni momento, nonostante quello che mi sta succedendo”.
Slalom Gigante Femminile Soelden (AUT)
l'intervista
Lunedì 29 Settembre, 18:55meeting fis
Lunedì 29 Settembre, 14:35coppa del mondo femminile
Giovedì 25 Settembreallenamenti azzurri
Giovedì 25 Settembrecoppa del mondo 2025/26
Mercoledì 24 Settembreallenamenti azzurri
Mentre Goggia lavora tantissimo al gigante, a Ushuaia ecco una Collomb versione... discesista
Sabato 13 SettembreBOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Ghiacciaio Val Senales | 5/11 | 0-20 cm |
Passo dello Stelvio | 4/5 | 10-30 cm |
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