Suter non sbaglia mai e firma il tris: "Alla compressione si vedeva poco, è stata dura"

Si è sbloccata lo scorso 11 gennaio ad Altenmarkt, ripetendosi un mese più tardi in super-g a Garmisch.

Ormai non vi sono dubbi che Corinne Suter sia la velocista più solida del circuito, non a caso è stata lei a portarsi a casa entrambe le coppe di specialità nella scorsa stagione, con una costanza di rendimento eccezionale.

Quest'oggi in Val d'Isère, la 26enne del Canton Svitto è ripartita da dove aveva lasciato, ovvero con il pettorale rosso indossato anche al termine di una discesa sulla “O.K.” che le ha regalato il terzo successo in Coppa del Mondo. Ha fatto la differenza nel tratto alto rispetto a Sofia Goggia, com'era nei piani e nelle previsioni, guadagnando 61 centesimi (meglio di lei per 23 centesimi ha fatto solo Ilka Stuhec, che rimane la miglior scivolatrice pura al mondo) sulla bergamasca, per poi perdere mezzo secondo da lì sino al traguardo.

E' bastato, almeno quest'oggi: “Era passato molto tempo dall'ultima gara di velocità ed ero un po' nervosa, anche perchè le prove non erano andate benissimo – ha spiegato l'elvetica nel post gara a SRF – La mia discesa non è stata male, sono felice tutto sommato della prestazione e, ovviamente, la vittoria rende questo inizio molto bello.

La compressione? Ho rischiato anch'io nel punto in cui sono cadute alcune ragazze, non si vedeva benissimo con il cambio di luce e non era facile. Credo che questo abbia inciso”.