Sofia e quella coppa che "penso di aver meritato. Orgogliosa di essere qui 45 giorni dopo l'infortunio"

Quattro giorni di sci a Livigno, per capire che “la forma non era poi così male”.

Sofia Goggia ha fatto di tutto per esserci, in difesa della sua Coppa del Mondo di discesa, in una Lenzerheide avvolta da neve, vento e nebbia; anche per questo, il valore della seconda sfera di cristallo conquistata oggi dalla bergamasca con la cancellazione della gara finale, assume un significato sempre più importante. Se pensiamo poi che la bergamasca, in cinque discese stagionali, ha ottenuto quattro successi e un secondo posto, l'analisi è molto semplice...

Alle 11.00, nella finish area della “Beltrametti”, andrà in scena la cerimonia di premiazione, ma già alle 7.30, nel momento in cui la FIS ha comunicato che non si sarebbe neppure andati in pista per provare, è cominciata la festa nell'hotel delle azzurre, con tutte le compagne ad applaudire un trionfo meritatissimo. “La sveglia è arrivata prestissimo, intorno alle 5.10, perchè la giornata si annunciava intensa fra prova e gara – le prime parole di Sofia rilasciate all'ufficio stampa FISI - Così sono andata in palestra per i primi esercizi di attivazione, poi è arrivata la notizia della cancellazione.

E' la mia seconda coppa di specialità, penso sia meritata perchè ho vinto quattro discese sulle cinque che sono stata in grado di disputare, con una media di 96 punti e ancora un buon vantaggio. L'infortunio è arrivato nel momento sbagliato, alla vigilia dei Mondiali, tuttavia avere fatto l'impossibile per essere qui dopo 45 giorni mi rende orgogliosa. Ho recuperato in tempi molto brevi, già una settimana fa abbiamo visto che il callo osseo era praticamente rimarginato, sono riuscita in pochi giorni di allenamento a capire che la forma non era poi così male”.