Soelden -3, parla Mikaela Shiffrin: "Contenta dei progressi in gigante, ma ho ancora molto da fare e voglio essere realista"

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Soelden -3, parla Mikaela Shiffrin: "Contenta dei progressi in gigante, ma ho ancora molto da fare e voglio essere realista"

Incontro online con i media per la fuoriclasse statunitense, che sabato ripartirà dal Rettenbach in una situazione (anche di pettorale per quanto accaduto lo scorso inverno) diversa dalle abitudini. Proprio al gigante si è dedicata molto per recuperare il tempo perduto, ribadito nuovamente il "no" alla discesa mentre in super-g, se tutto andrà secondo i piani, comincerà già da Sankt Moritz. "La classifica generale resta un sogno, non l'ho mai abbandonata, ma ora devo fare un passo alla volta".

Mikaela Shiffrin resta il punto di riferimento della Coppa del Mondo, anche se nelle ultime due stagioni gli infortuni di Cortina e Killington l’hanno privata della possibilità di conquistare il trofeo più importante per la sesta volta, raggiungendo il mito Annemarie Moser-Proell.

Sarà l’obiettivo dell’annata olimpica? Dipenderà da molti fattori, perché la trentenne di Edwards non vuole proprio sbilanciarsi considerato che parte da una base differente rispetto al passato: se in slalom, col ritorno vincente nel finale della scorsa annata, ci sono pochi dubbi che possa costantemente stare là davanti, in gigante le cose si sono fatte molto difficili dopo la caduta sulla “Superstar”, tanto che a Soelden, sabato nell’opening della 60esima CdM, partirà fuori dalle quindici e sarà chiamata a portare a casa intanto buoni punti e fiducia, considerato poi che dalle discipline veloci potrebbe raccogliere non troppo.

Incontrando i media di tutto il mondo questa sera, con un meeting online come da tradizione per lei nella settimana dell’apertura stagionale nell’Oetztal, Mikaela ha confermato nuovamente (come già indicato all’Atomic Media Day di pochi giorni fa) che non disputerà alcuna discesa in stagione, ma qualche super-g sarà nel suo programma a seconda di quanto riuscirà a lavorare su una disciplina che continua ad amare moltissimo e alla quale punta anche in chiave olimpica, oltre naturalmente alle discipline tecniche (e alla combinata a squadre).

Più che il pettorale per l’opening di sabato, Shiffrin si preoccupa del suo attuale livello nella disciplina madre: “Ho avuto un’estate fantastica parlando in linea generale, tra allenamenti, viaggi e il giusto recupero, sono soddisfatta del lavoro svolto ma so anche che c’è molto da fare – le parole della fuoriclasse americana riportate da Ski Racing Media – Posso dire che sono state le due settimane pre Soelden migliori che forse ho mai vissuto e in assoluto ho dato priorità in questo periodo al gigante, cercando di migliorare costantemente la mia sicurezza.

Sì, in questa disciplina è servito molto tempo, ho fatto enormi miglioramenti, ma per consolidare questa sensazione di buona sciata serve ancora altro lavoro”.

Sulla rinuncia definitiva (almeno per il 2025/26, non in senso assoluto per il resto della carriera) alla discesa, la cinque volte vincitrice della sfera di cristallo ha spiegato che ha inciso anche la competitività di una squadra che già conta su stelle come Vonn, l’iridata Johnson e Macuga. “Anche se volessi gareggiare in discesa alle Olimpiadi, probabilmente non mi qualificherei per entrare nel team, è fantastico il livello delle ragazze e la compattezza del gruppo”.

In super-g, invece, c’è nel mirino (come ha spessissimo fatto in passato) Sankt Moritz che sarà la prima gara stagionale di specialità, il 14 dicembre, “ma questo significa anche che nei prossimi mesi dovrei allenarmi un po’ di più nella specialità e non sarà facile da gestire”.

La “coppona”, quindi, è ancora un obiettivo? “La classifica generale è un sogno meraviglioso, e questi sogni non si sono mai interrotti per me – la risposta di Shiffrin – Al momento voglio essere realista, sto affrontando la stagione un passo alla volta e ci saranno sicuramente miglioramenti da apportare a ogni singola gara”.

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