Piovono altre critiche su Roland Assinger, abbandonano lo sci le sorelle Salzgeber: "Felici di uscire da questo sistema"

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Piovono altre critiche su Roland Assinger, abbandonano lo sci le sorelle Salzgeber: "Felici di uscire da questo sistema"

Nonostante la conferma di Assinger a capo della nazionale femminile austriaca, parlando al "Kronen Zeitung" ecco che Angelina e Amanda Salzgeber, che dicono addio all'agonismo in età verdissima, si aggiungono al coro delle atlete che hanno criticato i metodi del tecnico. Ufficiale pure il ritiro di Sabrina Simader, che ha fatto la storia del Kenya, che lascia per motivi di natura economica.

Se in Austria sono cominciati già da settimane i primi raduni verso la prossima stagione, in seno alla nazionale femminile del Wunderteam la situazione legata al capo allenatore, Roland Assinger, ha continuato a fare discutere anche dopo la conferma ricevuta dalla sua federazione per poter proseguire il rapporto pure nella stagione olimpica, dopo che il tecnico carinziano ha assunto il ruolo di guida del settore nel 2023.

Dalla campionessa del mondo Stephanie Venier a Stephanie Brunner, sino alle ex Tamara Tippler e Chiara Mair, i metodi di Assinger sono stati criticati aspramente, specialmente in riferimento al trattamento riservato alle giovani. E proprio in queste ore, è ufficiale la decisione delle sorelle Salzgeber, Angelina (classe 2004) e Amanda (2002), di lasciare l’agonismo: non un caso, tanto che in coro hanno dichiarato al “Kronen Zeitung” di essere “felici di uscire da questo sistema”.

Figlie del mito Anita Wachter e di un altro ottimo sciatore come Rainer Salzgeber (da anni a capo del settore racing di HEAD), le giovanissime austriache hanno annunciato il ritiro dopo che Angelina, appena 3 mesi fa, aveva concluso settima il super-g dei campionati nazionali al Moelltaler, lei che in quella specialità nell’ultima stagione ha ottenuto quattro discreti piazzamenti a punti in Coppa Europa, mentre Amanda nel 2020 si è laureata campionessa olimpica giovanile in combinata, salendo poi sul podio in gigante, non riuscendo mai ad arrivare alla Coppa del Mondo (con un buon 7° posto nella discesa della rassegna iridata jr di Panorama nel 2022).

Ufficiale da pochi giorni anche l’addio allo sci agonistico, a 27 anni, di Sabrina Simader: parliamo di colei che ha fatto la storia del Kenya sulla neve, trattandosi della prima atleta a partecipare ai campionati del mondo (già a Sankt Moritz 2017) e ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018, con 23 presenze in CdM pur senza mai cogliere la zona punti. L’ultimo grande evento a Saalbach 2025, 28esima in discesa (secondo miglior risultato per Sabrina, che fu 26esima nella disciplina regina a Méribel nel 2023), lei che ha debuttato nel massimo circuito a Maribor nel 2017, in gigante, dopo essere cresciuta in Alta Austria, terra nativa del padre, cominciando a sciare da quando aveva 3 anni.

I motivi dell’addio? Esclusivamente di natura economica, come ha spiegato candidamente sui social la stessa Simader: “Ora però non vedo l’ora che emergano nuove generazioni e personalità che, proprio come me, siano fuori dagli schemi e straordinarie a modo loro – ha aggiunto la classe 1998 keniota – La più grande motivazione è stata quella di mostrare la mia unicità, spero di essere riuscita a lasciare un segno profondo nei cuori di coloro che ho incontrato lungo il cammino”.

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