Lo sci alpino femminile perde un altro dei suoi pezzi più pregiati: in una conferenza stampa tenuta in un ristorante panoramico sulla vetta della Zugspitze l’austriaca Nicole Hosp ha annunciato come ampiamente previsto il ritiro dalle gare. “Non ho più il sacro fuoco - ha detto la 31enne tirolese -. Finisco la carriera in salute e competitiva come l’ho iniziata. Non vedo l'ora di andare a casa a riposarmi senza pensare al futuro, per ora”.
Nata il 6 novembre 1983 e cresciuta a Bichlbach, un villaggio del Tirolo, Nicole Hosp disputa le prime gare FIS nel gennaio del 1999. Il 7 dicembre 2000 debutta in Coppa Europa nello slalom di Serre Chevalier, nella rassegna continentale vincerà due gare, il gigante di Le Grand Bornand dell’11 marzo 2002 e la discesa di St. Moritz dell’11 gennaio 2006 e otterrà un quarto posto nella classifica generale nel 2002. Ai Mondiali juniores il suo miglior risultato è un bronzo nella discesa di Tarvisio del 2002. Disputa la prima delle sue 287 gare in Coppa del Mondo il 18 febbraio 2001 quando è in pista nello slalom di Garmisch-Partenkirchen. Fin da ragazzina Niki, come è affettuosamente chiamata, si rivela capace di andar forte in tutte le discipline ma nella massima rassegna a tappe mondiale gareggerà esclusivamente in quelle tecniche fino a stagione 2004-2005 inoltrata.
All’ottava gara in Coppa del Mondo, partendo col numero 36, centra subito la vittoria nel gigante di Sölden del 26 ottobre 2002 ma è un trionfo che incredibilmente divide con altre due atlete, la norvegese Andrine Flemmen e una sua coetanea slovena, una certa Tina Maze, anch’essa al suo primo successo. Metterà insieme 134 piazzamenti tra le prime dieci in Coppa con 57 podi collezionati in tutte le specialità tra cui 12 vittorie, 5 in gigante, 5 in slalom, una in superG e una in combinata. Ma i suoi più grandi risultati sono la conquista della Coppa del Mondo generale nel 2006-2007 e l’oro mondiale a Åre 2007 in gigante, specialità di cui conquista la coppetta nello stesso inverno.
Oltre all’oro iridato tra le porte larghe, in sette edizioni dei Mondiali disputate ha vinto un argento in combinata, specialità nella quale allora si cimentava eccezionalmente, e un bronzo in slalom nel 2003, un bronzo in discesa nel 2007 (nella velocità aveva esordito in Coppa del Mondo nel gennaio di un anno prima arrivando terza in superG e nona in discesa a St. Moritz), un bronzo in combinata nel 2013 e un argento sempre in combinata lo scorso febbraio a Vail Beaver Creek ma anche due ori nel 2013 e nel 2015 e un argento nel 2005 nella gara a squadre. In due edizioni delle Olimpiadi invernali ha portato a casa un argento in slalom nel 2006 e un argento in combinata e un bronzo in superG nel 2014.
Neanche a lei sono mancati gli infortuni, in particolare il 4 gennaio 2009 cadde nello slalom di Zagabria fratturandosi il piatto tibiale e lesionandosi il legamento colaterale interno e il legamento crociato del ginocchio sinistro, ciononostante provò a partecipare, senza successo, ai Mondiali di Val d’Isère del mese successivo in gigante. Poi, il 24 ottobre 2009, nel gigante di Sölden si ruppe il legamento crociato del ginocchio destro saltando tutto il resto della stagione e facendo poi molta fatica a tornare a grandi livelli specialmente in gigante, la specialità in cui ha avuto le maggiori soddisfazioni in carriera e che abbandonerà durante l’inverno 2012-2013. Due i titoli nazionali vinti, entrambi in gigante, nel 2005 e nel 2008.
La sua ultima vittoria in Coppa del Mondo è stata nello slalom di Aspen dello scorso 30 novembre, raggiunta dopo quasi sette anni di astinenza, il suo ultimo podio il terzo posto nella discesa delle finali di Méribel dello scorso 18 marzo, tre giorni dopo sempre nella località francese disputa la sua ultima gara, lo slalom, chiudendolo in decima posizione. E' stata nominata donna sportiva austriaca del 2007, il suo anno d'oro. Una grande carriera per una grande campionessa che forse senza gli infortuni del 2009 avrebbe potuto vincere ancora di più. In bocca al lupo per la tua vita al di fuori dell’agonosmo Niki!
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