Marta Bassino si allena sulle sue montagne e ammette: "Ho imparato dalla scorsa stagione, a Soelden ripartenza da zero"

Si sta allenando sulle sue montagne, da Borgo San Dalmazzo per il lavoro tra parte atletica e palestra, sino alle camminate in quota e la voglia di trascorrere qualche ora al Rifugio Emilio Questa, gestito dal fratello Marco nel cuore della Valle Gesso.

Marta Bassino sta svolgendo una preparazione senza intoppi, lei che di fatto ha chiuso la stagione sugli sci solo ad inizio giugno a Les Deux Alpes e tornerà a breve sulla neve, quando ormai mancano tre mesi e mezzo all'opening di Soelden (26 ottobre), con il gigante sul Rettenbach dove la campionessa cuneese trionfò nel 2020, per aprire la doppietta azzurra con Federica Brignone.

Ai microfoni di FISI TV, parlando in occasione dell'incontro al Quirinale del mese scorso (intervista che l'ufficio stampa federale ha pubblicato negli ultimi giorni), l'iridata in carica di super-g ha analizzato quanto accaduto nell'inverno 2023/24, dove Marta ha sofferto parecchio nella sua specialità preferita, il gigante, ritrovandosi però nella seconda parte dell'annata arrivando sino alla vittoria (la sua prima in carriera nella disciplina) in discesa a Crans-Montana, dove poi è salita sul podio anche in super-g. “Si riparte da zero ogni volta, ad ogni stagione, ma con la continuità del lavoro degli anni che certo non si perde – le parole della stella azzurra – E' chiaro che a Soelden saremo tutte alla pari, ora abbiamo tutta l'estate davanti per lavorare e posso dire che la scorsa annata mi ha insegnato molto.

Ho vissuto tanti momenti difficili, ma ho capito tante cose: sono stata contenta del week-end di Crans-Montana dove sono riuscita a vincere una gara e fare podio. L'ultimo inverno mi ha fatto capire che con il lavoro e la determinazione, se ti dai il tempo giusto tutto poi torna. Le Olimpiadi? Ormai siamo lì, ma io penso a preparare la prossima stagione e tra un anno, in questo periodo, lo farò per quella olimpica. In ogni caso c'è tanto tempo, deve passare un 2024/25 che sarà lungo...”.