Le lacrime di Irene Curtoni: "E' stato difficile soffrire e sognare ogni volta. Ritiro? Ormai è vicino"

In lacrime, al termine di una gara iridata nella quale sognava almeno un piazzamento di livello. Irene Curtoni, 18esima ad oltre 4 secondi da Katharina Liensberger, è stata la miglior azzurra in una giornata difficilissima per il movimento italiano di una disciplina che soffre da anni e ha sempre visto la veterana valtellinese come punto di riferimento.

“Non tutti sanno quello che ho passato, è difficile credere sempre in qualcosa che non viene mai – si è sfogata Irene ai microfoni di Simone Benzoni (Rai Sport) – Tornare ogni volta e sognare non è facile, ma ci ho sempre provato. Il ritiro? Ci ragiono da un po', lo sapete, ma non sarà oggi e non in questo modo, anche se arriverà a breve. Credo di aver dato tanto, a me stessa sicuramente e spero anche a qualcuno. Dispiace non aver dimostrato quanto posso valere in questa specialità”.

Con Federica Brignone out nella prima manche e Anita Gulli 26esima, dopo essere ripartita per 31esima essendo rimasta fuori per 18 centesimi dall'inversione, è arrivato poi il 19° posto di Martina Peterlini, che non vale per l'obiettivo punti nella WCSL, ma è comunque un piazzamento discreto considerando anche la buona seconda manche della trentina (sei posizioni recuperate, ndr). “Sapevo di poter fare bene oggi, ma nella prima manche non ho mai preso il ritmo giusto – la sua analisi del post gara – Peccato anche per il tratto finale di questa seconda; diciamo che sono parzialmente felice del mio primo campionato del mondo”.