Lara Della Mea: "Posso andar bene anche in gigante. In slalom mi sento più sicura"

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Lara Della Mea: "Posso andar bene anche in gigante. In slalom mi sento più sicura"

Ha 20 anni, viene da Tarvisio ed è la slalomista che la squadra azzurra tanto aspettava per il futuro. Lara Della Mea ha esordito in Coppa del Mondo lo scorso 27 ottobre nel gigante di Sölden e conquistato i primi punti in slalom nella prova di Semmering, riconfermando le sue doti tra i pali stretti a Zagabria con iun17esimo posto.

Come è nata la tua passione per lo sci?

Ho cominciato a sciare quando ero piccolissima. Mio padre, essendo allenatore, mi ha messo sugli sci quando avevo 3 anni. È uno sport che mi è sempre piaciuto tantissimo e mi sono sempre divertita. Tra l’altro abito proprio di fronte le piste da sci. Ero iscritta anche allo Sci club Monte Lussari dove allenava  mio padre. Ho iniziato a fare gare sin da piccola nelle categorie cuccioli, baby ed andavo già abbastanza bene.

Questa stagione hai esordito in Coppa del Mondo e hai subito colto i primi punti in slalom. Cosa cambia in questo circuito rispetto alla Coppa Europa?

È un’altra atmosfera. Come pubblico, come telecamere, come organizzazione è un’altra cosa. Provare il circuito di Coppa del Mondo per me è stata un’emozione grandissima.

Era da tanto che l’Italia aspettava una slalomista e finalmente sembra che con te abbia trovato un punto di riferimento per il futuro. Come mai è così difficile arrivare ad alti livelli in questa disciplina?

Secondo me tra slalom e gigante non c’è molta differenza, nel senso che non è un problema di disciplina. Credo che sia stato un caso il fatto che non ci siano state tante slalomiste rispetto al gigante. La questione è che la difficoltà in generale arrivare in Coppa del Mondo. È già faticoso il circuito della Coppa Europa perché si parte con pettorali molto alti. In Coppa del Mondo si riparte da zero. Io quest’anno sono riuscita a fare delle buone gare in Coppa Europa con il secondo e quarto posto a Trysil (Norvegia) che mi hanno permesso di partire in Coppa del Mondo con il pettorale 40. Con il 40 si riescono a trovare piste abbastanza buone, ma non basta. Bisogna essere in forma, non è come partire con i pettorali bassi.

Oltre allo slalom, hai esordito anche in gigante a Sölden.  Cosa ti manca in questa disciplina per andare a punti?

In gigante sono migliorata rispetto all’anno scorso, però devo ancora riuscire a trovare le sensazioni buone in tutte le condizioni. A volte faccio fatica quando mi trovo su un certo tipo di neve o un certo tipo di pendio. Non ho ancora la sicurezza che ho in slalom. Non sto sciando male in gigante, però non riesco a essere continua. Devo lavorarci.

Ti senti più slalomista o gigantista?

Posso fare bene in entrambe le discipline, mi sento sia slalomista che gigantista. Ma in questo momento in slalom ho più sicurezza, in gigante devo avere un po’ di pazienza.

Oltre al debutto in Coppa del Mondo, potresti anche far parte del contingente azzurro per i Mondiali. Cosa ti aspetti da questa rassegna?

Non voglio pensare ai Mondiali. Per me è stata già una grandissima cosa aver esordito in Coppa del Mondo e aver colto i primi punti. Voglio continuare a sciare bene e quel che verrà, verrà.

Le componenti della squadra azzurra di slalom sono in Coppa del Mondo da diversi anni, hanno tanta esperienza. Ti aiutano in questa nuova avventura?

Sì, sono state molto cordiali con me. Anche durante le gare mi hanno sempre dato consigli e mi hanno fatto il tifo. Sono proprio brave. Mi hanno anche aiutato a livello psicologico.

Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova. Chi ti piace di più?

Mikaela Shiffrin. È impeccabile, non sbaglia mai. Ha una continuità incredibile.

A Tarvisio si disputa da qualche anno un torneo originale: lo snow rugby. Hai mai provato a praticarlo?

Sì, ho provato. Ho fatto due allenamenti perché ho un’amica che gioca a rugby. Non è uno sport tranquillo, sono stata molto attenta. Però è bello come sport, mi piace. Proprio nei giorni scorsi, il 13 e 14 gennaio, è stato fatto il torneo. Sono venute a Tarvisio squadre di rugby a giocare sulla neve.

Sei un’atleta giovane, hai una carriera molto lunga davanti. Che obiettivi ti poni per il futuro?

Dare sempre il massimo in tutto quello che faccio, impegnarmi ed essere determinata.

 

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