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L'alba di Petra: il ritorno di Vlhova allo Stelvio, con Magoni è un lavoro continuo

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

L'alba di Petra: il ritorno di Vlhova allo Stelvio, con Magoni è un lavoro continuo

La fuoriclasse slovacca di nuovo in ghiacciaio dopo neppure due settimane a casa; tanta qualità e test per salire sempre più di livello. Petra fa paura...

Dopo un mese di giugno da sfruttare al massimo, considerate anche le ottime condizioni trovate sui vari ghiacciai alpini, buona parte dei gruppi di Coppa del Mondo si stanno dedicando alla fase atletica a luglio.

Neppure due settimane nella sua Liptovsky Mikulas, dove ha continuato ad allenarsi a secco, e Petra Vlhova è nuovamente sulla neve per un altro blocco di dieci giorni in pista (sino a mercoledì 22, con un solo giorno di pausa giovedì 16, scendendo a Vipiteno); la base è sempre quella dello Stelvio, che ha già visto la campionessa del mondo di gigante lavorare con il suo staff, guidato da Livio Magoni, per buona parte di giugno.

All'alba di domenica subito al lavoro, con tante novità da provare dopo i test effettuati nelle scorse settimane; Magoni ha già programmato tutto per le prossime settimane, dagli allenamenti in agosto nello ski dome di Druskininkai, nel sud della Lituania, agli allenamenti in ghiacciaio tra Stelvio e Hintertux nelle settimane precedenti all'esordio di Soelden.

Petra fa letteralmente paura in ottica stagione 2020/21, con una crescita continua che la porterà a competere ai massimi livelli anche nella velocità, come ha già dimostrato di poter fare nella scorsa annata quando ha accarezzato l'idea Coppa del Mondo. La sfera di cristallo assoluta non può che essere il focus dei prossimi mesi.

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