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Il caso Liensberger: la slalomista richiede due consulenti, la federazione non vuole saperne, c'è tempo sino al 15 novembre

Il caso Liensberger: la slalomista richiede due consulenti, la federazione non vuole saperne, c'è tempo sino al 15 novembre
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2019 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Il caso Liensberger: la slalomista richiede due consulenti, la federazione non vuole saperne, c'è tempo sino al 15 novembre

Una storia infinita, quella che rischia di tenere fuori dalla Coppa del Mondo 2019/2020 una delle giovani più attese.

Katharina Liensberger e la federazione austriaca, infatti, non hanno ancora risolto il caso che vede la slalomgigantista al centro di un problema legato all'utilizzo dei materiali.

La questione è nota: la 22enne del Vorarlberg decide di passare a sci Kastle, lasciando Rossignol, ma la casa austriaca non fa parte dei partners presenti nell'Austria Ski Pool e l'OESV non può concedere a Katharina il benestare per allenarsi con le compagne di squadra e per gareggiare, tanto che le firme sul contratto di fornitura non arriveranno in tempo per vedere Liensberger a Soelden, nonostante qualche giorno prima fosse stato annunciato che l'atleta sarebbe tornata a calzare materiali della casa francese (e nel frattempo Kastle ha firmato con l'olandese Jelinkova per il suo ritorno nel circo bianco, ndr).

Liensberger, però, a quanto pare non è così convinta di tornare ad utilizzare il marchio Rossignol, dopo mesi passati a testare un altro tipo di materiale, tanto che ad oggi, come conferma ORF Vorarlberg, l'accordo non c'è e la scadenza del 15 novembre è sempre più vicina. Se entro quella data, infatti, non ci sarà la firma dell'atleta sul contratto con Austria Ski Pool, la giovane più attesa nel panorama delle specialità tecniche in Austria, sarebbe di fatto fuori dai giochi per l'intera stagione, a partire dallo slalom di Levi del 23 novembre.

Liensberger ha assunto due consulenti per gestire la faccenda, facendo sapere che “voglio sia fatta chiarezza per poter gareggiare serena”. La risposta della federazione è molto semplice: non c'è nulla da negoziare, o arrivano le firme per utilizzare un partner di Austria Ski Pool, oppure Liensberger non farà parte della nazionale.

E a quel punto ci sarebbe il rischio concreto che l'atleti tenti la carta del cambio di nazionalità per il futuro.

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