Giada D'Antonio, la più giovane in nazionale e l'unica campana: storia e prospettive della "Black Panther"

La più giovane in assoluto nella nazionale per la prossima annata agonistica, all’interno del nuovo “Gruppo Giovani” (composto da 33 atleti, 18 ragazzi e 15 ragazze) dove è l’unica classe 2009.

La prima campanA che diventa azzurra a tutti gli effetti entrando negli organici di via Piranesi (in senso assoluto ci sono altri precedenti, recentemente quello di Giovanni Zazzaro oltre a Chiara Carratù): Giada D’Antonio, uno dei talenti più attesi di casa Italia pensando a quanto mostrato a livello giovanile anche nell’ultima stagione, ha appena festeggiato 16 anni (lo scorso 28 maggio), vive a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli dove frequenta il secondo anno del liceo con indirizzo scientifico sportivo, ma presto si trasferirà in Val di Fassa per vivere l’intero prossimo inverno che rappresenterà quello del primo grande salto, visto che la vedremo debuttare nelle FIS e quasi certamente in Coppa Europa.

Un percorso differente rispetto a quello che, 3 anni fa alla stessa età, era stato scelto dalla famiglia per Lara Colturi, tanto da decidere di non entrare nei quadri della nazionale come invece ha fatto la “Black Panther”, così viene soprannominata Giada, che avrebbe avuto la possibilità di correre per un altro paese grazie alle sue origini sudamericane. La mamma, Sandra Cabezas Gonzalez, è colombiana ed è un saldo punto di riferimento insieme al papà napoletano Fabio, nonchè la mental coach della giovanissima che da sempre difende i colori dello Sci Club Vesuvio del Comitato Campania-Puglia della FISI.

Proprio lì D’Antonio ha mosso i primi passi dall’età di tre anni e mezzo, sulle nevi abruzzesi di Roccaraso, con il suo percorso agonistico iniziato nel 2018, quando Giada vince le sue prime finali nazionali, al Gran Premio Giovanissimi e al Pinocchio sugli sci, dimostrando da subito di essere una giovane promessa dello sci italiano. Da allora ha conquistato 25 podi nazionali e 10 internazionali vincendo ben 27 medaglie d’oro, 5 d’argento e 3 di bronzo.

I prossimi step? Tre blocchi di allenamento, di una decina di giorni ciascuno, nei prossimi tre mesi con la base estiva del lavoro a Les Deux Alpes: l’azzurrina, almeno inizialmente, sarà seguita dal suo allenatore Carlo Ceccato con l’obiettivo di rendere l’inserimento graduale, sino al raduno di settembre a Ushuaia.