E' una Goggia che si approccia con serenità alla sfida della "O.K." dopo il dominio odierno: "Non ho forzato minimamente"

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E' una Goggia che si approccia con serenità alla sfida della "O.K." dopo il dominio odierno: "Non ho forzato minimamente"

Verso la discesa di sabato in Val d'Isère: Sofia ha fatto il vuoto nel primo training, ma spiega che c'è margine, mentre l'Italia ritrova dalla Coppa Europa il trio Thaler-Allemand-Bernardi per la prova di venerdì. Pirovano: "Pista molto bella e neve facile".

Una giornata molto buona per Sofia Goggia, con tanto studio per le altre azzurre, anche se Elena Curtoni (che ha terminato in top 15 con 1”85 di distacco) ha sciato molto bene la parte tecnica, proprio quella dove l’olimpionica ha fatto una differenza enorme sulle più dirette inseguitrici.

Sulla Oreiller-Killy di Val d’Isère, lo start della bergamasca è di quelli che fa pensare come Sofia, per la terza discesa stagionale in programma sabato nel tempio savoiardo, possa risultare la prima favorita per sbloccarsi in stagione. A 7 decimi di distanza nel training odierno hanno concluso Johnson e Wiles, a poco più di 8 una Lindsey Vonn che ha fatto vedere subito di esserci, ma non si potranno sottovalutare donne come Huetter, Aicher, Ledecka (oggi già molto più pimpante di Sankt Moritz) e chissà quante altre, in vista della sfida prevista tra due giorni.

L’Italia, per il training previsto domani, ha di nuovo in elenco Thaler (oggi a podio), Allemand e Bernardi, impegnate sino a poche ore fa nella stessa Sankt Moritz per affrontare anche la seconda discesa di Coppa Europa.

“Il primo allenamento serve per studiare la situazione – le parole di Goggia tramite l’ufficio stampa FISI – e io credo di aver disputato una buona prova, senza forzare minimamente.

Ci sono punti in cui si può fare molto meglio: il pomeriggio lo dedicheremo a studiare per bene le linee e domani ci sarà un’altra prova da sfruttare”.

Laura Pirovano, 23^ a 2”23, ha aggiunto: “La pista è molto bella, la neve è facile e proprio per questo bisognerà trovare le linee più tese possibile. Già dalla prova di venerdì proverò a muovermi così. Credo che la differenza si farà nei curvoni del Carosello e nelle tre curve dopo La Bosse à Emile. Qui mi trovo benino, ho gareggiato solo due volte in carriera e me la sono cavata abbastanza bene: negli spazi ampi tra le curve faccio un po’ fatica a trovare i riferimenti”.

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