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Gdansk terra di conquista per i russi Pitkeev e Medvedeva

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Figure SkatingFigure skating - J.Gp.Gdansk

Gdansk terra di conquista per i russi Pitkeev e Medvedeva

Per l’ottava volta nella storia l’ “Oliwia Ice Arena” di Gdansk ha ospitato il Grand Prix Junior di pattinaggio di figura. La tappa di qualificazione polacca, quarta delle sette in calendario, ha sorriso ad Adian Pitkeev ed Evgenia Medvedeva, giovani allievi di Eteri Tutberidze che, dominando da un capo all’altro nel rispettivo settore, hanno comodamente guadagnato l’accesso alla finale di Fukuoka.

Qualificazione all’atto conclusivo acquisita anche per i dominatori della prova di danza Kaitlin Hawayek / Jean-Luc Baker, già vincitori della tappa di Città del Messico. La coppia statunitense allenata da Pasquale Camerlengo, nonostante un passaggio a vuoto sul set di twizzle della danza libera, si è agevolmente imposta in entrambi i segmenti di gara strappando con 144,84 il primato stagionale ai russi Yankovskaya/Mozgov, vincitori della tappa di Košice della passata settimana.  

Va rimarcato come rispetto alla precedenti gare si siano alzati i livelli delle sequenze di quickstep, fatto testimoniato dai risultati delle coppie che hanno occupato le posizioni di vertice.

Il posto d’onore, con tanto di nuovo record personale, è andato ai progrediti ucraini, scuola Zhulin, Nazarova/Nikitin (135,22), che hanno regolato i russi Loboda/Drozd (134,11), già terzi nella tappa di Riga.

 

Il leit-motiv della gara maschile è stato il confronto tra i due giovanissimi russi Adian Pitkeev e Alexander Petrov, capaci nell’occasione di sbriciolare i rispettivi primati personali.

Nell’ormai eterna sfida tra scuola moscovita e scuola di San Pietroburgo, ha avuto nettamente la meglio il quindicenne esponente della capitale russa Pitkeev (213,89), autore di un programma libero strappa applausi caratterizzato dall’esecuzione di trottole di elevata qualità che hanno accompagnato ben otto salti tripli. Il secondo classificato Petrov (195,40), espressione di casa Mishin più giovane di un anno rispetto al vincitore, ha evidenziato una buona padronanza sugli elementi di salto, nonostante una caduta sulla combinazione del programma corto, ma ha pagato dazio sulle trottole, tutte decisamente scolastiche, senza dimenticare una maturità artistica decisamente inferiore.

Il podio è stato completato da He Zhang (186,89), sedicenne cinese dotato di buone linee e discreta qualità interprativa, ma privo del triplo axel ormai necessario anche in categoria juniores per competere con i primi della classe. Ciò nonostante, alla luce del posto d’onore conquistato sette giorni or sono nella prova di Košice, l’allievo di Xin Zhang mantiene ancora viva una piccola speranza di raggiungere la finale di Fukuoka.

 

Nella competizione femminile, la russa Evgenia Medvedeva ha bissato il successo ottenuto a Riga a fine agosto facendo registrare il nuovo primato stagionale (179,96). La tredicenne moscovita, impeccabile sugli elementi di trottola, ha scavato un solco enorme tra sé e la concorrenza ed ha avuto il merito di eseguire senza apparente sforzo ben sette salti tripli nel programma libero, compresa la combinazione triplo salchow/triplo toeloop nella seconda metà del disco

Si è, invece, rivelata decisamente incerta, la lotta per i rimanenti gradini del podio. Alla fine, l’ha spuntata la quotata statunitense Angela Wang (152,36), che si è però espressa ben al di sotto del proprio potenziale. La sedicenne allieva di Christy Krall, archiviato un positivo corto in cui ha preferito non eseguire la combinazione con due salti tripli, ha aperto il libero con una spettacolare combinazione triplo lutz/triplo toeloop/doppio toeloop, pressoché una rarità in campo femminile. Tuttavia, come già accaduto in altre occasioni nel passato, si è poi completamente smarrita collezionando tre cadute (triplo rittberger, triplo lutz e doppio axel).

 Il terzo posto è andato alla quindicenne canadese Gabrielle Daleman (148,29), penalizzata da un corto disastroso in cui ha messo insieme due rovinose cadute su un triplo rittberger e su un’incerta combinazione aperta dal triplo lutz. La vice-campionessa nazionale si è, comunque, ripresa nel segmento più lungo della gara in cui, a dispetto di un evidente calo fisico nell’ultimo minuto, è riuscita a completare sei tripli, compresi due lutz che restano il piatto forte dellla casa. Alle spalle della quindicenne di Toronto si è piazzata la giapponese Miyabi Oba (146,86), autrice del secondo libero dopo essere stata tradita nel programma corto dalle cadute sulla combinazione triplo salchow/triplo toeloop e sul triplo rittberger, da sempre i punti di forza del suo pattinaggio.

Grande delusione, infine, per Mariah Bell (128,11), reduce dal podio conquistato nella tappa di Città del Messico, ma in questa occasione apparsa fuori fase fin dal primo salto del programma corto. La vice-campionessa juniores statunitense, complici passaggi a vuoto a ripetizione su entrambi i segmenti di gara, non è andata oltre la settima posizione perdendo ogni possibilità di accedere alla finale. 

 

Nella prossima settimana, il circuito si sposterà a Minsk in Bielorussia, dove torneranno a calcare il ghiaccio anche le coppie di artistico.

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