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Boyang Jin beffa Mikhail Kolyada nella Tallinn Cup, privandolo dell'accesso alla finale. Storico podio per le Filippine

Boyang Jin beffa Mikhail Kolyada nella Tallinn Cup, privandolo dell'accesso alla finale. Storico podio per le Filippine
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Getty Images

Figure SkatingFigure skating - J.Gp.Tallinn

Boyang Jin beffa Mikhail Kolyada nella Tallinn Cup, privandolo dell'accesso alla finale. Storico podio per le Filippine

La seconda giornata dell'ultima tappa di qualificazione del Grand Prix junior, ospitata dalla Skoda Ice Rink di Tallinn, è terminata con il programma libero maschile.

Il successo è stata conquistato in rimonta dal cinese Boyang Jin (210,85), già trionfatore nella tappa di Riga di fine agosto. Il promettente sedicenne di Harbin, secondo al termine delo short-program, ha inserito le marce alte nel segmento più lungo di gara facendo valere uno strapotere tecnico sugli elementi di salto che non vanta eguali tra gli atleti attualmente impegnati in categoria juniores. Nell'occasione, sono stati presentati due quadrupli e ben otto tripli, di cui sei nella seconda metà del programma. Ovviamente, non sono state tutte rose e fiori perchè, dopo aver completato un sontuoso quadruplo salchow (degno del miglior Fernandez), ha atterrato un qudruplo toeloop con uno step-out ed appoggiando le mani in terra. Inoltre, è caduto sul triplo axel, primo elemento della seconda parte del programma. Boyang Jin, complessivamente progredito anche sugli elementi di trottola, ha migliorato il primato personale superando per la prima volta in carriera la soglia dei duecento punti. Peraltro, le similitudini con Fernandez sono andate ben oltre il quadruplo salchow in quanto la musica scelta per il libero è stata un medley delle colonne sonore dei film di Charlie Chaplin, magistralmente interpretato proprio dallo spagnolo nella stagione passata.

Il deluso di giornata è senza dubbio il russo Mikhail Kolyada (201,26), cui non è bastato migliorare il proprio record di oltre undici punti per raggiungere la finale di Fukuoka. Il diciottenne di San Pietroburgo, autore solamente del sesto libero nonostante il punteggio più alto sulle componenti del programma, si è completamente disunito dopo un'ottima partenza caratterizzata dall'esecuzione di un triplo salchow e di una combinazione triplo axel/triplo toeloop. Da lì in avanti ha di fatto sporcato tutti gli atterraggi dei salti, eccezion fatta per la combinazione finale doppio axel/doppio toeloop, e soprattutto ha "aperto" quello che sarebbe dovuto essere un triplo axel, completando una sola rotazione.

In terza posizone si è piazzato l'emergente Michael Christian Martinez (198,82), capace nel giro di poche settimane di garantire alle Filippine la prima qualificazione olimpica della storia e a seguire il primo podio in una tappa di Grand Prix. L'ancora sedicenne di Manila ha avuto il merito di pattinare un programma sostanzialmente pulito in cui ha commesso una sola sbavatura nel finale non completando al meglio quella che sarebbe dovuta essere una combinazione triplo rittberger/doppio toeloop/doppio toeloop. Complessivamente, ha, comunque, realizzato ben sette degli otto salti tripli pianificati, compresi due tripli axel, ma, soprattutto si è fatto apprezzare per la qualità e la ricercatezza delle trottole, tutte attentamente studiate per arrivare al livello quattro.

Ai piedi del podio, malgrado il brillante terzo posto in entrambi i segmenti di gara, è rimasto il giapponese Shoma Uno (197,82), anche lui autore di un programma senza evidenti errori e con trottole di alto profilo. Tuttavia, come tutti gli allievi di Machiko Yamada, ha pagato dazio per via del lutz preso da un evidente filo interno, ma, a differenza delle più forti allieve della madesima allenatrice (su tutte Midori Ito e Mao Asada), non ha presentato il triplo axel, suo storico punto debole. In ogni caso, il quindicenne di Nagoya, così come gli atleti che l'hanno preceduto in classifica, si è tolto la soddisfazione di migliorare il proprio primato personale.

L'azzurro Carlo Vittorio Palermo ha mantenuto la tredicesima posizione di ieri, ritoccando con 128,90 punti il record personale complessivo in una competizione di primo livello. Il diciassettenne di Trento, allenato da Gabriele Minchio, ha presentato trottole all'altezza della situazione e, in particolare, ha iniziato il suo programma con un'interessante combinazione triplo salchow/doppio toeloop/doppio toeloop. Purtroppo, ha, però, pescato una brutta giornata sul triplo rittberger, cadendo sul primo tentativo, ed atterrando su due piedi il secondo, che sarebbe dovuto essere in combinazione. Nel risultato finale ha anche pesato una caduta sul primo doppio axel presentato, oltre ad un toeloop doppio anzichè triplo.

 

ELENCO ATLETI QUALIFICATI PER LA FINALE DI FUKUOKA

1) Nathan CHEN (USA, 05/1999) - 30 punti (429,73)

2) Keiji TANAKA (JPN, 11/1994) -30 punti (403,63)

3) Boyang JIN (CHN, 10/1997) - 30 punti (400,66)

4) Adian PITKEEV (RUS, 05/1998) - 28 punti (401,08)

5) Alexander PETROV (RUS, 04/1999) - 26 punti (398,84)

6) Ryuju HINO (JPN, 02/1995) - 26 punti (397,76)

RISERVE

A - Mikahil KOLYADA (RUS, 02/1995) - 24 punti (39,126)
B- He ZHANG (CHN, 11/1996) - 24 punti (378,05)
C- Shoma UNO (JPN, 12/1997) - 20 punti (373,62)


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Boyang JIN (CHN) - ISU JGP Tallinn Cup 2013 Junior - free program

ISU Junior Grand Prix, Venerdì 11 Ottobre 2013