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Kolyada, Jin e Uno sugli scudi nel corto della tappa di Tallinn di Grand Prix Junior

Il russo Kolyada precede il cinese Jin e il giapponese Uno nel corto della tappa di Tallinn di Grand Prix Junior
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Figure SkatingFigure skating - J.Gp.Tallinn

Kolyada, Jin e Uno sugli scudi nel corto della tappa di Tallinn di Grand Prix Junior

La settima e ultima tappa del Grand Prix Junior, ospitata dalla Skoda Ice Rink di Tallinn, ha aperto i battenti nella mattinata odierna con il primo segmento di gara maschile.

Il migliore programma corto è stato pattinato dal russo Mikhail Kolyada (74,90), obbligato a vincere per conquistare la qualificazione alla finale di Fukuoka. La prestazione del diciottenne di San Pietroburgo si è rivelata di alto profilo tencico al punto da stabilire il nuovo primato stagionale di categoria (il precedente limite apparteneva con 74,22 allo statunitense Nathan Chen). L'allievo di Valentina Chebotareva, reduce dal terzo posto della tappa di Kosice, ha completato senza patemi gli elementi di salto previsti aprendo il disco con una solida combinazione triplo lutz/triplo toeloop, seguita da un ottimo triplo axel e da un triplo rittberger preceduto dal passo, presentato nella seconda parte del programma. Più che discrete anche le trottole, specie la combinata con cambio piede conclusa in posizione biellmann.

La seconda posizione è occupata dal cinese Boyang Jin (69,06), surlcassato da Kolyada sia sul punteggio tecnico che su ciascuna voce delle componenti del programma. il vincitore della tappa di Riga ha, comunque, presentato uno short-program competitivo, disunendosi solamente sull'atterraggio del triplo toeloop che ha chiuso la combinazione con un triplo lutz. Il sedicenne di Harbin ha, invece, completato in assoluta scioltezza triplo axel e triplo rittberger preceduto dal passo, salto presentanto nella seconda metà del disco.

Il podio provvisorio è completato dal giapponese tascabile Shoma Uno (67,09, nella foto), centocinquanta centimetri di incontenibile personalità. L'ancora quindicenne allievo di Machiko Yamada ha pagato dazio, come di consueto, per via della mancanza del triplo axel, ma, in linea con quanto fatto da Mikhail Kolyada e da Boyang Jin, ha sensibilmente ritoccato il proprio primato personale. Peraltro, rispetto ai diretti avversari, ha evidenziato una migliore padronanza degli elementi di trottola e sui passi è stato travolgente. Sul fronte dei salti, ha presentato nell'ordine una combinazione triplo flip/triplo toeloop, un doppio axel preso dalla luna e un triplo rittberger preceduto dal passo nella seconda metà del disco.

A seguire, si sono piazzati il filippino Michael Christian Martinez (63,67) e l'australino Brendan Kerry (61,66), entrambi reduci dai fasti del Nebelhorn Trophy di Oberstdorf, ma oggi traditi dall'axel (triplo con caduta per Martinez, doppio per Kerry).

Per quanto riguarda i colori azzurri, il diciassettenne di Trento Carlo Vittorio Palermo (47,26) si è piazzato in tredicesima posizione mancando per due miseri centesimi il penultimo gruppo di discesa sul ghiaccio nel programma libero. Nell'occasione, grazie a trottole di buona qualità e a un'interessante verve artistica, è riuscito a migliorare il primato personale in competizioni di primo livello. Restano, però, le difficoltà sugli elementi di salto. Infatti, è arrivata la caduta al termine della combinazione triplo salchow/triplo toeloop, dopo un atterraggio su due piedi del triplo toeloop. Inoltre, anche il triplo rittberger preceduto dal passo è stato atterrato su due piedi e, a detta del pannello, si è rivelato carente di rotazione.

Se la classifica odierna venisse confermata anche al termine del secondo segmento di gara, Mikhail Kolyada e Boyang Jin accederebbe alla finale di Fukuoka, mente il primo escluso sarebbe il giapponese Ryuju Hino, terzo nell'atto conclusivo del Grand Prix junior della passata stagione.

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ISU Junior Grand Prix, Giovedì 10 Ottobre 2013