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Snowboardcross: un mese di stop per Omar Visintin

Un mese di stop per Omar Visintin
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Getty Images

SnowboardSnowboardcross - Sochi

Snowboardcross: un mese di stop per Omar Visintin

Confermata l'infrazione all'anca, un mese di stop per il rider altoatesino, che però punta al rientro già a Veysonnaz, malgrado i medici lavorino in ottica di recuperarlo solo per le finali di La Molina.

Gli esami hanno confermato ciò che era emerso dai primi accertamenti fatti appena dopo la caduta: infrazione all'anca per Omar Visintin, con uno stop previsto di circa un mese. Questo è l'esito della brutta caduta che ha visto coinvolto oggi il boarder azzurro, che verrà visitato al suo rientro in Italia dal professor Herbert Schonuber: la data fissata per il controllo è quella di lunedì 24, e assieme a lui verrà controllata anche Michela Moioli. 

Una disdetta questo infortunio, dato che la stagione dello snowboardcross non è affatto finita con le le Olimpiadi di Sochi, ma c'è ancora un appuntamento di Coppa del Mondo (Veysonnaz) e le le finali di La Molina in Spagna. Disdetta che diventa doppia perché Omar ha una leadership da difendere, quella della classifica di Coppa del Mondo dall'assalto dei suoi avversari, Jarryd Hughes in testa che è il più immediato fra gli inseguitori. I medici pensano di rimettere in sesto Visintin per permettergli di disputare la finali di La Molina saltando la tappa di Veysonnaz, ma il campione altoatesino vuole provare il miracolo, come ha dichiarato lui stesso al sito Federale: "Adesso cerchiamo di recuperare per l'ultima parte di stagione, i medici lavorano per farmi correre a La Molina, ma io cercherò di recuperare addirittura per Veysonnaz".

Sempre al sito Federale, Visintin ha raccontato la sua gara di oggi e la dinamica della caduta che l'ha visto sfortunato protagonista: "Ho cercato di superare l'australiano Bolton all'interno, pensavo di essere passato e mi sono un attimo alzato perdendo un attimo di curva, lui ha fatto esattamente l'opposto e le nostre linee si sono incrociate, così l'impatto è stato inevitabile. Peccato, non avevo cominciato benissimo ma run dopo run stavo trovando il feeling con la neve e se fossi arrivato in finale avrei potuto dire la mia".

Fonte: fisi.org 

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