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Ted Ligety vince il V Pay Alpine Rockfest 2011. Secondo Giovanni Borsotti

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Ted Ligety vince il V Pay Alpine Rockfest 2011. Secondo Giovanni Borsotti

I 60mila euro del montepremi della seconda edizione del V Pay Rockfest di Andalo sono andati al campione  Ted Ligety che si è confermato anche in questa nuova formula il più veloce di tutti in gigante. L'americano si è imposto con il tempo di 34"72 davanti al nostro Giovanni Borsotti, secondo per un solo centesimo: "Adesso sono felice, il centesimo di ritardo forse brucierà più stasera". Sul terzo gradino del podio il francese Cyprian Richard, vincitore della scorsa stagione. Festeggiamenti quindi in casa America con Bode Miller che corre a spruzzare champagne al compagno di squadra Ted Ligety e che si congratula anche con Giovanni per il secondo posto.

Un Bode Miller che si congratula non solo con Borsotti ma anche con Luca De Aliprandini, giunto primo per la qualificazione alle manche successive: "Ho visto delle cose interessanti a cominciare da De Aliprandini; non lo conoscevo ma ha sciato alla grande, così come Mathis. Attenzione anche a questi due ragazzi giovani".

I primi a scendere in pista sono stati gli atleti impegnati nelle qualificazioni: Luca De Aliprandini (Italia), Leif Christian Haugen (Norvegia), Sandro Viletta (Svizzera), Marcel Mathis (Austria), Tommy Ford (Usa), Thomas Frey (Francia), Tim Jitloff (Usa), Florian Eisath (Italia), Giovanni Borsotti (Italia), Andrea Ravelli (Italia), Brian Bennet (Canada), Mirko Deflorian (Moldavia). I migliori sono andati ad aggiungersi ai big per completare il quadro dei top 16 che si sono sfidati in ulteriori 4 manche di gigante, l'ultima delle quali ha visto impegnati i migliori cinque: Ted Liget, Giovanni Borsotti, Cyprian Richard, Ondreu Bank e Marcel Mathis.

Il tracciato di gara si è rivelato altamente spettacolare, venticinque porte tracciate sul pendio della pista Olimpionica 2 della skiarea della Paganella, quella che per cinque anni ha ospitato gli allenamenti dell'Us Ski Team ed ora, per i prossimi tre, sopiterà quelli del Norway Ski Team di Svindal e compagni.

TED LIGETY: "E' il più bel Natale che potessi regalarmi, proprio prima del mese di gennaio, ovvero il momento "clou" della stagione. Mi sono divertito, ho fatto divertire ed ho vinto: penso sia il massimo, in una giornata in cui c'erano tutti i più forti gigantisti al mondo. Sorpreso di Borsotti? A dire il vero lo avevo già visto ed apprezzato in Coppa del Mondo. E' un ragazzo giovane e può crescere ancora molto. Oggi la fortuna ha girato dalla mia parte, ma lui ha ancora molti anni davanti e penso che le occasioni, se continuerà a sciare come oggi, non gli mancheranno. E' stata una vittoria stupenda, perché non solo ho vinto ma mi sono pure divertito. Per me vale quanto una medaglia. E poi... torno a casa con la valigia più pesante".
 
GIOVANNI BORSOTTI: "E' il centesimo più caro della storia. So che, una volta smaltita l'adrenalina della gara, ci sarà tempo per il rammarico, ma non posso nascondermi che quella di oggi è stata forse la più bella giornata della mia carriera. Quel centesimo brucia, ma l'ho preso da Ligety, il miglior gigantista al mondo. E, se guardo la classifica, posso essere contento di essermi messo alle spalle fior fior di campioni. Ho dato un segnale, ma più a me stesso che agli altri: ora sono più consapevole del mio valore e delle mie potenzialità, che in gara spesso facevo fatica ad esprimere. La formula di gara? E' semplicemente fantastica e penso che il futuro dello sci alpino sia questo".
 
CYPRIEN RICHARD: "Al V-Pay Alpine Rockfest riesco sempre ad esaltarmi, forse perché è proprio il format della gara che è esaltante per definizione. Due anni fa fui io a tornare a casa con l'assegno in mano, ma devo dire che sono molto contento di come ho sciato oggi, anche perché contro il Ted Ligety di questo periodo c'era ben poco da fare. E anche con il Borsotti di oggi, a cui voglio davvero fare i complimenti: mi ha impressionato".
 
CHRISTOF INNERHOFER: "Questa caduta proprio non ci voleva, perché stavo cominciando ad ingranare ed avevo preso le misure al tracciato, davvero spettacolare. Nella prima manche, pur non sciando bene, mi sono qualificato, mentre nella seconda, fino al momento della caduta, mi sembrava di aver sciato molto meglio e mi stavo divertendo alla grande. Il fondo era ottimo e anche il format della competizione è davvero esaltante. C'è un clima più "friendly" e si corre più liberi di testa, pensando a divertirsi e a dare tutto: perché qui conta solo vincere. Non sono ancora al top, ogni tanto ho ancora qualche fastidio alla schiena, ma i risultati arriveranno. Non ho alcun tipo di assillo: ho medaglie a casa e so quello che valgo".
 
DAVIDE SIMONCELLI: "Non posso nascondermelo, sono deluso. Purtroppo, ho perso l'esterno poco prima del salto finale e mi sono piantato: non arrivavo più all'arrivo. Mi dispiace, soprattutto perché il tracciato di gara era molto bello, preparato perfettamente ed anche molto difficile, ideale per una gara che vuole premiare il miglior gigantista al mondo. Non a caso a vinto Ligety, il più forte. Spero ci siano altre occasioni, perché questa formula di gara è divertente per noi e per il pubblico".

CLASSIFICA ULTIMA MANCHE
1. Ted Ligety (USA) 34"73
2. Giovanni Borsotti (ITA) 34"74
3. Cyprien Richard (FRA) 34"93
4. Ondrej Bank (CZE) 35"03
5. Marcel Mathis (AUT) 35"36

SEMIFINALE
1. Ted Ligety (USA) 34"26
2. Giovanni Borsotti (ITA) 34"80
3. Ondrej Bank (CZE) 34"97
4. Marcel Mathis (AUT) 35"05
5. Cyprien Richard (FRA) 35"10
6. Kjetill Jansrud (NOR) 35"16 - ELIMINATO
7. Tim Jitloff (USA) 35"17 - ELIMINATO
8. Aksel Lund Svindal (NOR) 35"43 - ELIMINATO
9. Florian Eisath (ITA) 35"61 - ELIMINATO
10. Philipp Schoerghofer (AUT) 35"66 - ELIMINATO
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