Monterosa SpA, compresori minori tra benefici socio-economici per il territorio e pareggio di bilancio da raggiungere

Antagnod
Info foto

Valle Aosta

Valle d'AostaFinanza Funiviaria

Monterosa SpA, compresori minori tra benefici socio-economici per il territorio e pareggio di bilancio da raggiungere

Il bilancio al 30 giugno 2024 della Monterosa SpA presenta risultati molto positivi, nonostante il peso delle perdite generate dai comprensori sciistici minori di Antagnod, Brusson, Champorcher e Gressoney St. Jean. Queste località rappresentano una presenza importante per il contesto socio-economico locale e, per questo motivo, la Regione Valle d’Aosta le sostiene con i contributi della Legge regionale 15/2002.

Nel nostro precedente articolo abbiamo evidenziato i numeri molto positivi dell’ultimo bilancio della Monterosa SpA, la società che si occupa della gestione del versante valdostano del Monterosa Ski (Gressoney-La-Trinité e Champoluc) e dei comprensori minori “di località” di Antagnod, Brusson, Champorcher e Gressoney St. Jean. La gestione di queste ultime località ha, tuttavia, influito negativamente sul conto economico per 1.848.042 €, valore che grazie ai contributi della Legge regionale 15/2002 di competenza del precedente esercizio viene pressoché dimezzato a 934.823 €.

Nella stagione estiva 2023, tutte le località hanno evidenziato una crescita dei primi ingressi rispetto alla stagione precedente, ma solo a Gressoney St. Jean, con 5.446 accessi, si sono superati i numeri record dell’estate 2020. Champorcher e Brusson hanno rispettivamente totalizzato 5.888 e 3.510 primi ingressi, mentre Antagnod, non aprendo gli impianti nella stagione estiva, presenta valori nulli.  Anche a livello di fatturato estivo, solo Gressoney St. Jean ha superato il record dell’estate 2020 con 47.209 €, con Champorcher e Brusson che hanno totalizzato ricavi rispettivamente per 48.630 € e 32.072 €.

Durante la stagione invernale 2023/2024, a causa delle minori dotazioni tecniche degli impianti di innevamento, i comprensori di località hanno maggiormente accusato l’assenza di precipitazioni nevose e di temperature idonee alla produzione di neve artificiale. Si tratta di una combinazione di fattori che ha penalizzato particolarmente il comprensorio di Champorcher, dove la seggiovia Cimetta Rossa è stata aperta al pubblico solamente il 2 marzo, ed il comprensorio di Brusson, che ha affrontato le festività natalizie unicamente con il tapis roulant e la sciovia Estoul Baby, essendo stato possibile aprire le seggiovie Estoul-Palasinaz e Champeille-Litteran rispettivamente il 9 gennaio e il 6 marzo 2024. Tutte le località, ad eccezione di Antagnod, hanno accusato un calo di primi ingressi rispetto all’inverno precedente, con numeri inferiori, per tutte le stazioni, a quelli della stagione 2019/2020. Antagnod, con 47.064 primi ingressi, è stata la località più frequentata. Seguono Gressoney St. Jean, Champorcher e Brusson che hanno registrato rispettivamente 30.862, 23.094 e 20.572 primi ingressi.

A livello di conto economico, tutte le località hanno registrato una perdita d’esercizio, che viene fortemente attenuata dai contributi della Legge regionale 15/2002 di competenza della precedente stagione. Particolarmente negativi i risultati di Champorcher con una perdita di 596.306 €, segue Brusson con 209.431 €. Impatto negativo più contenuto per Antagnod e Gressoney St. Jean che chiudono a -66.334 € e -62.752 €.

Nella relazione sulla gestione del bilancio d’esercizio si evidenzia che “Negli ultimi anni ci si è più volte interrogati su quale fosse la soluzione migliore per rilanciare il futuro di tali stazioni e, preso atto delle difficoltà riscontrate nel proporre ipotesi di sviluppo alternative volte a riconvertire le stazioni verso un mercato maggiormente orientato all’aspetto ludico, pur volendo mantenere centrale il ruolo di stazioni votate alla pratica dell’apprendimento, l’obiettivo da porsi non potrà che essere quello di mantenere l’offerta attuale procedendo agli investimenti obbligatori finalizzati al mantenimento in esercizio degli impianti presenti e potenziando gli impianti di innevamento programmato, al fine di contrastare gli effetti del cambiamento climatico”. In particolare si segnalano i lavori di riqualificazione del comprensorio di Champorcher che con lo spostamento della stazione di arrivo della cabinovia Chardonney-Laris si pongono l’obiettivo di migliorare la fruibilità del comprensorio per la clientela, rendendola più attrattiva e funzionale. In aggiunta si evidenziano i lavori di potenziamento dell’impianto di innevamento, in programma anche nei comprensori di Antagnod, Brusson e Gressoney St. Jean.

La Regione sostiene i piccoli comprensori che, con la loro presenza, assicurano fondamentali ricadute socio-economiche, attenuando i fenomeni di spopolamento e desertificazione economica che interessano i paesi montani. La presenza di località di dimensioni ridotte rappresenta un presidio fondamentale per permettere un avvicinamento allo sci a prezzi e distanze contenuti per le nuove generazioni. Secondo dati diffusi dall’Associazione Valdostana impianti a fune (Avif) lo scorso inverno, i valdostani che sciano si sono ridotti negli ultimi anni e rappresentano il 10% della popolazione residente in regione. Anche per questo motivo, in questa stagione, Avif ha deciso di proporre una tariffa ridotta del 50% per gli abitanti della Valle d'Aosta su stagionali, giornalieri e biglietti orari in tutti i comprensori sciistici della regione e su Skyway Monte Bianco.

LEGGI ANCHE:

Monterosa Ski, bilancio al 30 giugno 2024 con dati molto positivi per il comprensorio di Champoluc e Gressoney-La-Trinité


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
15
Consensi sui social

Approfondimenti

Champorcher
Informazioni turistiche

Champorcher

Champorcher

Ultimi in Regioni

Pian del Poggio, sciare sull'Appennino in Lombardia

Pian del Poggio, sciare sull'Appennino in Lombardia

All’estremità meridionale dell’Oltrepò Pavese, si trova la seggiovia biposto che collega Pian del Poggio alla vetta panoramica del Monte Chiappo. In inverno un tapis roulant e una nuova manovia completano l’offerta della località sciistica più a sud della Lombardia. Nelle altre stagioni dell’anno l’impianto serve un apprezzato bike park ed è frequentato dagli escursionisti che trovano una sviluppata rete di itinerari, tra cui l’antica Via del Sale che da Varzi giunge sino alle rive del non lontano Mar Ligure.