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Gisin e Holdener, gioia e lacrime per una doppietta "combinata". Shiffrin: "E' una nuova situazione per me"

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Sci Alpinopechino 2022

Gisin e Holdener, gioia e lacrime per una doppietta "combinata". Shiffrin: "E' una nuova situazione per me"

Le dichiarazioni delle dominatrici della combinata olimpica, con sensazioni differenti visto che, questa volta, Holdener non si accontenta della piazza d'onore. La statunitense, 0 medaglie in 5 gare, conferma la partecipazione al team event e ci scherza su: "Probabilmente sarò l'anello debole, visto quanto ho combinato sinora".

Prima e terza a PyeongChang 2018, prima e seconda a Pechino 2022.

La combinata alpina femminile è tutta di casa svizzera e di Michelle Gisin e Wendy Holdener, capaci di regalare altre due medaglie al team rossocrociato che ha davvero dominato il medagliere dello sci alpino a questi Giochi, basti pensare che di dieci gare individuali, cinque sono state vinte dai campioni di Swiss-Ski.

E attenzione, perchè la formazione svizzera sarà tra le favorite anche del team event di sabato. Per Gisin, è bis olimpico e terza medaglia in carriera, la seconda in questa edizione dopo il bronzo in super-g. Eppure, Michelle era arrivata molto arrabbiata a questa combinata, dopo l'esclusione dal quartetto di una discesa nella quale credeva molto. “Ero delusa anche per come mi è stata comunicata la decisione – ha spiegato sulle colonne del Blick – Oggi quando ho visto il distacco in discesa (un secondo da Scheyer, 44 centesimi da Shiffrin), ho capito che avrei dovuto fare un grande slalom ed è incredibile che sia funzionata così bene.

E' un peccato che Mikaela non sia arrivata al traguardo, mi sarebbe piaciuto lottare per l'oro con lei (come accadde nel 2018, con la statunitense d'argento, ndr). E' la seconda volta che festeggio con Wendy, per tutta la squadra svizzera è un grande successo, con il settore femminile abbiamo vinto tre gare su cinque. Non so cos'altro dire a riguardo...”.

Wendy Holdener ha colto la quinta medaglia olimpica, ma oggi davvero ha creduto nell'oro (che vinse a PyeongChang, ma nel team event), tanto da versare lacrime amare nell'immediato post gara. Poi ha ammesso, ai microfoni di Eurosport: “Michelle ha sciato in maniera incredibile, ha meritato il titolo e io con questo distacco sono certamente delusa per non essermi avvicinata di più. Sì, ci speravo”.

La grande delusa di giornata, ed è la stessa sensazione vissuta dopo gigante e slalom, è certamente Mikaela Shiffrin: un'edizione shock dei Giochi Olimpici per una fuoriclasse del genere, senza medaglie in attesa di provarci ancora nel team event. E pensare che in discesa, Mikaela ha gareggiato con gli sci di Sofia Goggia e una scritta “Vola Mika, tu puoi”, dedicatale dalla bergamasca che condivide lo stesso marchio della leader di CdM, ormai da anni. “Vorrei sapere anch'io perchè è successo questo – ha commentato ai microfoni di Eurosport riguardo la clamorosa uscita dopo una decina di porte dello slalom, quando era favoritissima per l'oro dopo un'ottima discesa – Non riesco a capire cosa non abbia funzionato nelle mie gare tecniche, già in gigante e slalom pensavo di aver trovato il mio ritmo, e invece...

Oggi l'idea era quella di cominciare a spingere solo dopo qualche porta, non stavo neanche andando al 100%, ma non ha funzionato. Ho sempre trovato una spiegazione a tutto, ora non c'è. La pressione? Ho avvertito la solita prima di gare importanti, è qualcosa di nuovo nella mia carriera quanto successo, ma nelle prossime gare di Coppa del Mondo dovrò tornare ad andare al 100%.

Il team event lo farò, anche se probabilmente sarò l'anello debole della squadra”, ha chiuso l'intervista sorridendo.

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