Sarà la leggendaria pista Stelvio a ospitare le prove maschili della disciplina regina del panorama invernale. Ai piedi di uno dei tracciati più iconici dello sci alpino, l’impianto si presenta rinnovato con una capienza portata a 7.000 posti e nuove aree Family & Hospitality Lounge. Un progetto destinato a lasciare un’eredità concreta a Bormio e all’intero comprensorio. Le prime medaglie olimpiche saranno assegnate sabato 7 febbraio con la discesa, e sulle stesse nevi ci sarà lo storico debutto dello sci alpinismo.
A poco più di un mese dall'inizio dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, Bormio è pronta a inaugurare la rassegna a cinque cerchi con uno degli appuntamenti più attesi dello sci alpino maschile. La discesa libera del 7 febbraio aprirà ufficialmente il programma olimpico, riportando al centro della scena una pista che da più di quarant'anni rappresenta uno dei banchi di prova più severi del circuito internazionale.
Sulla Stelvio il grande osservato speciale sarà il jet azzurro Dominik Paris, sei volte vincitore in discesa e una in super-G su questo tracciato, chiamato a confrontarsi con gli altri big della velocità mondiale, a partire dagli elvetici Marco Odermatt e Franjo von Allmen.
Tutte le gare maschili di sci alpino si svolgeranno sulla pista Stelvio, con la zona di arrivo trasformata in un vero e proprio stadio della neve. L’intervento di riqualificazione ha interessato in particolare le infrastrutture dedicate al pubblico, con nuove tribune permanenti e temporanee in grado di accogliere fino a 7.000 spettatori e garantire una visuale continua sulle fasi decisive delle competizioni.
Lo Stelvio Olympic Ski Center è stato progettato per rispondere alle esigenze di atleti, squadre e addetti ai lavori durante i Giochi, ma anche per ampliare l’offerta di servizi dedicati al pubblico e alla comunità sportiva durante l’intero arco dell’anno. Tra le dotazioni principali spiccano la Family Lounge, un’area di circa 300 metri quadrati affacciata sul tratto finale della pista, in grado di accogliere fino a 2.000 spettatori, e le Hospitality Lounge, spazi dedicati all’accoglienza di delegazioni e ospiti istituzionali.
Grande attenzione è stata riservata anche agli aspetti architettonici e ambientali: l’edificio è realizzato secondo standard NZEB (Nearly Zero Energy Building), con impianto fotovoltaico orientato e alimentazione da centrale a biomasse, in linea con i più recenti criteri di sostenibilità energetica. Una scelta che inserisce l’impianto in una visione di sviluppo responsabile e duraturo del territorio. L’opera è stata finanziata interamente da Regione Lombardia, con un investimento complessivo di 12,9 milioni di euro e realizzata da CAL – Concessioni Autostradali Lombarde.
Ma la Stelvio non è solo il palcoscenico olimpico del presente: è una pista che racconta oltre quarant’anni di storia dello sci alpino. Inaugurata nel 1982, in previsione dei Mondiali del 1985, è diventata da allora una presenza fissa nel calendario della Coppa del Mondo maschile, costruendo nel tempo una reputazione fatta di pendenze importanti, cambi di ritmo costanti e passaggi che non concedono tregua. Vincere a Bormio ha sempre avuto un valore particolare, perché la Stelvio non perdona e premia solo gli atleti più completi, capaci di unire potenza, precisione e lettura del terreno.
L'ultimo grande evento ospitato dalla Stelvio, è stata la rassegna iridata del 2005: in quell’occasione, la pista si dimostrò ancora una volta all’altezza dei grandi appuntamenti, offrendo gare selettive e spettacolo di altissimo livello. I Mondiali del 2005 segnarono un passaggio importante nella storia recente della Stelvio, certificandone la piena maturità come tracciato da grandi eventi e rafforzando il suo status di riferimento assoluto per le prove di velocità, così da essere paragonata a dei veri propri templi dello sci alpino come Wengen e Kitzbuehel.
Il cancelletto di partenza della pista valtellinese è posizionato a 2.225 metri di quota, un dettaglio che incide fin dai primi metri sull’approccio degli atleti, chiamati a entrare subito in gara senza margini di assestamento. Fin dall’avvio, il tracciato propone una sequenza di tratti tecnici e passaggi spettacolari che ne hanno costruito la fama di tracciato severo e completo. Tra i punti più delicati spicca il Salto degli Ermellini, uno dei primi veri test di coraggio e controllo, seguito dal Canalino Sertorelli, sezione stretta e inclinata che impone precisione assoluta nella scelta della linea. Errori minimi, in questo tratto, possono compromettere l’intera discesa.
Le zone realmente decisive arrivano però nella parte centrale e finale del tracciato. La Carcentina, con il suo andamento irregolare e le continue variazioni di pendenza, mette a dura prova la capacità degli atleti di mantenere velocità e stabilità. A chiudere la Stelvio è il lunghissimo Salto di San Pietro, uno dei passaggi più iconici dell’intero circuito di Coppa del Mondo: una sezione che richiede timing perfetto, potenza e una gestione impeccabile delle energie, spesso decisiva per l’esito finale della gara. È proprio questa successione di passaggi tecnici, salti e cambi di ritmo a rendere la Stelvio una pista che non concede tregua e che, da sempre, seleziona solo gli interpreti più completi della velocità.
In vista dei Giochi, uno degli elementi cardine del progetto è stato il nuovo sistema di innevamento programmato, supportato dalla realizzazione di un bacino dedicato. Un’infrastruttura strategica pensata per assicurare condizioni ottimali del tracciato e una maggiore affidabilità dell’intera stagione sciistica, rafforzando la funzionalità dell’impianto anche oltre l’appuntamento olimpico.
Dal 6 al 21 febbraio 2026, la pista Stelvio sarà protagonista non solo delle gare di sci alpino, ma anche del debutto olimpico dello sci alpinismo, disciplina in forte crescita che trova nel territorio valtellinese un contesto naturale particolarmente favorevole. Un ampliamento del programma che conferma il ruolo centrale di Bormio all’interno dei Giochi Invernali e la sua vocazione storica per gli sport della neve.
Concepito per essere pienamente operativo anche nel periodo post-olimpico, lo Stelvio Olympic Ski Center rappresenta un’eredità strutturale e sportiva per il territorio: un impianto moderno e funzionale, destinato a ospitare eventi internazionali e a sostenere l’attività agonistica e turistica negli anni a venire. Un intervento che consolida ulteriormente la posizione di Bormio tra le località di riferimento dello sci alpino mondiale.
Approfondimenti
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A Bormio inaugurate due nuove opere per Milano-Cortina 2026
Regione Lombardia, Lunedì 1 DicembreBOLLETTINO NEVE
| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Ghiacciaio Presena | 28/30 | 30-150 cm |
| Ultimo | 8/8 | 10-30 cm |
| Passo Costalunga | 13/13 | 30-45 cm |
| Alpe di Siusi | 24/24 | 20-50 cm |
| Folgarida | 22/23 | 15-50 cm |
| Selva di Val Gardena | 78/79 | 20-50 cm |
| Klausberg | 11/11 | 51-110 cm |
| Livigno | 31/31 | 12-40 cm |
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