"Ci mancano Brignone e Bassino, sulla legacy sono convinta che sarà davvero importante": Deborah Compagnoni lancia i Giochi

Deborah Compagnoni campionessa olimpica di gigante a Lillehammer 1994
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Milano Cortina 2026l'intervista

"Ci mancano Brignone e Bassino, sulla legacy sono convinta che sarà davvero importante": Deborah Compagnoni lancia i Giochi

La campionissima valtellinese è intervenuta a Rai Sport in occasione della prima puntata di "Road to Milano Cortina". Sulle Paralimpiadi: "Un movimento cresciuto tantissimo, sarà una grandiosa opportunità per i ragazzi con disabilità".

Sino al prossimo mese di febbraio, quando vivremo finalmente i Giochi Olimpici Invernali nel nostro paese, vent’anni dopo Torino, ogni lunedì sera (dalle ore 19.00) su Rai 2, la tv di stato proporrà un approfondimento, “Road to Milano Cortina”, con interviste, servizi, analisi e ospiti, in collegamento e nello studio condotto da Sabrina Gandolfi.

In occasione del primo appuntamento, con Paolo De Chiesa e il giornalista Xavier Jacobelli negli studi Rai, è intervenuto anche Francesco Baccini, che ha dedicato un pezzo splendido a Matilde Lorenzi, che il cantautore genovese dedicherà, per la prima volta in live, il prossimo 8 dicembre al Teatro Corallo di Bardolino.

Nella prima parte della trasmissione (con focus anche sugli eventi in Val di Fiemme e sul curling a Cortina, con i campioni olimpici Stefania Constantini e Amos Mosaner), si è collegata una fuoriclasse che di Giochi Olimpici ne sa qualcosa: tre volte medaglia d’oro in tre edizioni diverse e consecutive, il mito Deborah Compagnoni che ha analizzato l’avvicinamento alla rassegna a cinque cerchi con focus, chiaramente, sulle dinamiche della nazionale azzurra.

“Le gare vere arrivano da dicembre in avanti – le parole della campionessa di Santa Caterina Valfurva, che trionfò in super-g ad Albertville 1992 prima dei capolavori in gigante tra Lillehammer ’94 e Nagano ‘98 – A Soelden mi ha impressionata Scheib e poi c’è la conferma di Odermatt, oltre alla squadra norvegese maschile sempre davanti.

A noi mancano Federica Brignone e Marta Bassino, purtroppo, ho visto bene Vinatzer in gigante e anche in slalom, prima dell’uscita: speriamo che Alex faccia presto un buon risultato, perché per lui è importante partire con fiducia”.

Nel suo ruolo di ambassador, Debby ha una responsabilità importante in termini di esempio: “Il mio compito è quello di trasmettere e condividere l’esperienza e i valori olimpici, l’impegno di tutti è quello della sostenibilità ambientale ed economica legata a questi Giochi, lasciando una legacy importante, perché questi interventi dovranno essere un valore aggiunto per il nostro paese. Saranno Olimpiadi su un territorio molto vasto e la logistica è la grande difficoltà, ma faremo conoscere al mondo altre località splendide, oltre a quelle già molto note”.

E sulle Paralimpiadi, in programma dal 6 al 15 marzo 2026: “E’ un movimento cresciuto tantissimo, conosco tanti atleti straordinari: il primo nome che posso fare è quello di René De Silvestro, una delle nostre punte di diamante proprio nello sci alpino. Sarà un’opportunità fantastica per le località di adeguarsi alle esigenze di questi sportivi eccezionali e per i bambini con disabilità, che avranno un esempio davanti vedendo le grandi sfide in pista”.

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