Nordica Dobermann GSR RB EVO

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Nordica Dobermann GSR RB EVO

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sci nordica Dobermann GSR RB EVO

Cosa dice l'azienda

L’introduzione della nuova tecnologia Carbon Race Bridge su punta e coda sposata all’anima in legno rinforza la rigidità torsionale e potenzia la trasmissione di forza fino alle estremità procurando una stabilità e una presa di spigolo imbattibili.

Capacita: ESPERTO (L5), ESPERTO

misure disponibili: 167,172,176,182,186

posizione di marcia: No

Raggio: 18,5m @ 176

Sidecut:115/71/100 @ 176

Bindings:N POWER X-Cell EVO

Tecnologie:

Struttura: Energy 2 Titanium Carbon Race Bridge
Tecnologia World Cup con anima in legno su tutta la lunghezza e due lamine in metallo sopra gli spigoli. La tecnologia Carbon Race Bridge su punta e coda offre una maggiore resistenza torsionale, un’eccezionale trasmissione della forza fino alle estremità, stabilità e presa di spigolo imbattibili.

Il risultato del test NeveItalia

  • Rispondenza profilo
    SI al 84 %
  • Stabilità
    22 %
  • Comfort
    20 %
  • Maneggevolezza
    20 %
  • Conduzione
    22 %
  • Impulso
    20 %
  • Curve strette
    18 %
  • Curve medie
    22 %
  • Curve ampie
    22 %
  • Presa di spigolo
    21 %
Video - le opinioni a caldo del NeveItalia Test Team

Il nuovo Dobermann GSR si distingue per una spatola rinnovata e l’eliminazione del rinforzo EDT, modifiche che rendono lo sci adatto ad un pubblico nettamente più ampio rispetto alle proposte molto racing oriented del passato.
Le variazioni per la stagione 2016/17 si sentono subito, lo si ha tra i suoi punti di forza “la presa di spigolo immediata, conduzione e maneggevolezza” in molti frangenti, racconta Alex Favaro. Come ogni proposta da GS che si rispetti lo sci rende al meglio di sè nell’arco medio-ampio (Stefano Casalino), risultando “stabile e graduale lungo lo sviluppo della curva, anche a velocità sostenuta” precisano Denis Kaneider e Tiziano Riva.
Questa impostazione risulta tuttavia limitante nelle curve ad arco breve, situazione in cui risulta "poco stabile e poco maneggevole" (Stefano Casalino), "troppo agganciato a fine curva" (Denis Kaneider), "difficile da deformare" (Carolina Ponato), richiedendo "molto impegno nello svincolo dalla curva" (Laura Jardi).
"Lo sci è perfettamente centrato nella categoria di appartenenza" racconta Federico Casnati, riuscendo ad offrirsi, come dicevamo, ad un pubblico più ampio rispetto ai soli puristi delle curve larghe, soddisfacendo sia questi ultimi sia chi si approccia alle curve ampie, grazie all’intuitività e alla maneggevolezza su quasi tutti i terreni, senza peccare in mancanza di stabilità.

Foto e opinioni di chi l'ha provato
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