Tour Du Rutor Extreme 2014 : uno spettacolo internazionale

Bonmardion-Lanfranchi e Reichegger Holzknecht durante la terza tappa
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Tour Du Rutor Extreme 2014 : uno spettacolo internazionale

La Grande Course ha creato una comunità di appassionati e amanti della montagna che, giorno dopo giorno, cresce sempre di più  e ha portato e fatto correre sulle montagne della Valle d’Aosta oltre 320 equipe senior e 25 squadre giovanili in rappresentanza di ben 18 nazioni diverse.

Anche questa 17esima edizione è stata un grande successo internazionale. A Marco Camandona e il suo gruppo di tracciatori va il merito di aver saputo proporre un percorso delle linee di salita e discesa quasi perfette. Il segreto della riuscita di una manifestazione di questa portata è proprio questo: credere in quello che si fa, lavorare con passione, avere dei collaboratori competenti e un buon ricambio generazionale. Questo significa tramandare ai giovani competenze, passione e voglia di lavorare, ma ricambio generazionale significa anche tante nuove idee. Per rinnovarsi sempre bisogna trovare nuove vie di comunicazione e in questa 17ª edizione si è scelto di provare a comunicare maggiormente sui social network attraverso facebook o instagram dando una veste 2.0 all'evento.

Per promuovere e far conoscere lo sport di montagna oltre i propri confini la Valle ha scelto di portare molti supporter in quota e la novità più importante è stata la partnership con l’Università di Torino e Novara, il protocollo d’intesa Studi Fisioterapici di Montagna e l’Associazione Fisioterapisti Italiana, che ha portato ad Arvier 50 studenti del settore fisioterapico, 10 laureati che facevano da tutor e ben 10 docenti. Insomma uno staff altamente qualificato al servizio degli atleti. Una collaborazione motivo di lustro e soddisfazione che conferisce un valore aggiunto a tutta la manifestazione.

Naturalmente la vera essenza della gara resta lo sport, l'agonismo, la montagna e il suo territorio legato a doppia mandata con i paesi che ospitano il Tour e la gente che vive su queste montagne.

Lo sci alpinismo diventa ancora una volta bandiera dello sport pulito e del rispetto del territorio. 



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