Roda difende il turismo in montagna: "E' sufficiente rispettare le regole per aprire gli impianti"

Flavio Roda apre la stagione FISI a Milano e si dice preoccupato per i Giochi: 'Servono meno parole e più fatti'
Turismol'intervista

Roda difende il turismo in montagna: "E' sufficiente rispettare le regole per aprire gli impianti"

Il presidente federale ha parlato dopo l'emanazione del DPCM che ha messo in pericolo la prima parte della stagione: "Serve un grande sforzo da parte delle Regioni in primis per stabilire al più presto le linee guida".

Parole chiare e forti in difesa della montagna e di un turismo che rischia grosso, quelle del numero 1 della FISI, Flavio Roda, a seguito dell'emanazione del DPCM che ha imposto la chiusura degli impianti di risalita, in attesa di quelle linee guida che possano impedire che il divieto rimanga tale sino al prossimo 24 novembre.

Decisioni governative che, nel frattempo, hanno imposto la cancellazione dell'evento a Skipass, il salone degli sport invernali che si sarebbe dovuto tenere il prossimo week-end. “Un appuntamento che da sempre rappresenta il punto d'incontro di tutte le realtà legate agli sport di montagna, che si aprono al pubblico, in vista della nuova stagione - ha detto Roda in una nota stampa emessa dalla Federazione - E' un vero peccato che sia stata annullata l'edizione di questo 2020, ma i numeri del contagio parlano chiaro.

Ci adeguiamo, tenendo presente però che va subito fatto un grande sforzo da parte del Governo, del Comitato tecnico scientifico, delle Regioni, a cui è stata affidata la materia, perché si definiscano al più presto le linee guida per permettere la riapertura anche ai turisti degli impianti sciistici. Già da oggi, la Federazione e gli altri attori del comparto montano sono al lavoro per predisporre un documento comune da sottoporre quanto prima all'attenzione del CTS”.

Prosegue Roda: “Il mondo degli sport invernali garantisce lavoro a centinaia di migliaia di persone, con un indotto notevole sul Pil del Paese. In più, nel nostro sport è impossibile contagiarsi sulle piste, vista l'attrezzatura che ogni sciatore veste per proteggersi dal freddo. Va fatta attenzione alla base degli impianti e nei rifugi, ma sono situazioni che sono assimilabili all'ingresso in un supermercato o in un bar: esistono regole ben precise ed è sufficiente rispettarle.

Ribadisco quindi quanto detto già qualche giorno fa. Gli sport invernali devono tornare aperti a tutti, anche perché la stessa attività agonistica di alto livello si fonda sull'attività di base, sul lavoro degli sci club e dei maestri di sci che, crescendo i più piccoli, pongono le condizioni perché si possano creare i campioni di domani. Il tutto nella massima sicurezza e in un ambiente aperto e sano”.

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