L’ascesa dei resort invernali eco-compatibili

vista dal Kitzsteinhorn
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Marco Donna

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L’ascesa dei resort invernali eco-compatibili

L’industria sciistica sta affrontando una sfida cruciale a causa del cambiamento climatico, che riduce le nevicate e accorcia le stagioni. Di conseguenza, le stazioni sciistiche di tutto il mondo stanno adottando metodi più sostenibili per rimanere operative e contenere il proprio impatto ambientale. Continuando a leggere, scoprirete come queste località stanno mettendo in pratica principi di sostenibilità.

Innovazioni nel campo della sostenibilità

Il settore dei resort sciistici si distingue per le sue iniziative di innovazione responsabile dal punto di vista ecologico. Località all’avanguardia come Whistler e Aspen ricorrono a energie rinnovabili, tecnologie avanzate per la produzione di neve artificiale e sistemi di gestione dei rifiuti altamente efficienti. Whistler, in linea con l’obiettivo di azzerare il proprio impatto entro il 2030, ha integrato il progetto idroelettrico di Fitzsimmons Creek per alimentare le sue operazioni.

Un altro elemento fondamentale è l’integrazione di tecnologie all’interno dei processi. L’adozione di sistemi GPS sui battipista consente di misurare con precisione lo spessore del manto nevoso, riducendo la produzione inutile di neve artificiale. Oltre ad aumentare l’efficienza gestionale, queste soluzioni tutelano l’ambiente naturale. Parallelamente, siti come piattaforma sportsbook dimostrano come diverse tipologie di imprese stiano sfruttando la tecnologia per diventare più sostenibili.

Inoltre, il passaggio di Aspen dall’uso del carbone alle energie rinnovabili rappresenta un grande passo in avanti verso la sostenibilità del comparto sciistico. Questo non solo riduce l’impatto ambientale del resort, ma fa da esempio per altre realtà che mirano a diventare più green.

Esempi di località eco-compatibili

Sempre più resort sciistici in tutto il mondo adottano pratiche sostenibili per ridurre l’impronta ecologica. Ecco alcuni casi interessanti:

Zell am See-Kaprun, Austria

Nella regione di Zell am See-Kaprun, tutti gli impianti di risalita gestiti da Schmittenhöhebahn AG funzionano con energia rinnovabile, principalmente di origine idroelettrica ed eolica. L’azienda ha installato anche sistemi fotovoltaici per un totale di 2.750 metri quadrati di pannelli, producendo elettricità pulita. Inoltre, il calore di scarto degli impianti di risalita viene riutilizzato per il riscaldamento degli edifici, mentre i battipista ibridi riducono consumo di carburante ed emissioni.

Kitzsteinhorn, Austria

Kitzsteinhorn produce autonomamente circa 1,5 milioni di kWh all’anno grazie alla centrale idroelettrica Grubbach, al recupero del calore dai motori e ai pannelli fotovoltaici. L’obiettivo è superare i 2 milioni di kWh nei prossimi cinque anni. Gli edifici sono riscaldati mediante geotermia e calore recuperato dai motori degli impianti di risalita. Da gennaio 2024, tutta l’elettricità per gli impianti di Gletscherbahnen Kaprun AG proviene dalle centrali idroelettriche di Kaprun, garantendo energia rinnovabile al 100% e a zero emissioni di carbonio.

Sierra-at-Tahoe, USA

Sierra-at-Tahoe dimostra il proprio impegno alla sostenibilità con l’iniziativa “Project: Green Sierra”, che include diverse soluzioni eco-compatibili. Il resort ha collaborato con Vapur® per installare postazioni di ricarica dell’acqua, incentivando l’uso di bottiglie riutilizzabili e riducendo i rifiuti in plastica monouso. Finora, si stima che queste stazioni abbiano evitato lo smaltimento di circa 2.815.000 bottiglie di plastica.

Sfide e controversie

L’implementazione di pratiche ecologiche nei resort invernali non è priva di ostacoli. L’installazione di seggiovie riscaldate, ad esempio, pur aumentando il comfort degli sciatori, comporta un significativo consumo di energia e un maggiore impatto ambientale. Inoltre, l’ampliamento delle aree sciistiche può comportare il disboscamento e la modifica del paesaggio, danneggiando ecosistemi e habitat faunistici. Tali interventi suscitano dibattiti sulla necessità di bilanciare i benefici economici con la conservazione ambientale. Un caso esemplare è il progetto di espansione a Lutsen Mountains, bloccato per ragioni di tutela forestale e risorse tribali, mentre la proposta di un mega resort sciistico nella regione di Svydovets, in Ucraina, ha incontrato una forte opposizione da parte degli ambientalisti.

Il futuro dello sci sostenibile

Lo sci “green” si evolverà ulteriormente grazie a normative ambientali più severe e a nuove tecnologie orientate a ridurre le emissioni dei resort. A livello globale, iniziative come il programma “Sustainable Slopes” della National Ski Areas Association incoraggiano l’adozione di misure eco-compatibili in ogni aspetto operativo.

In Italia, il settore sciistico si confronta con sfide particolari, dovute soprattutto alla presenza di località a bassa quota vulnerabili ai cambiamenti climatici. Circa il 90% delle piste alpine italiane dipende dall’innevamento artificiale, con notevole consumo di acqua ed energia. Per affrontare questi problemi, alcuni resort italiani sperimentano approcci alternativi. Ad esempio, presso Homeland, a Montespluga, si pratica lo sci alpinismo senza l’ausilio di impianti di risalita, proponendo un modello a basso impatto che potrebbe diventare un riferimento per le future evoluzioni del settore.

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