Comprensorio sciistico del San Gottardo, muove i primi passi l'idea di un collegamento funiviario tra Airolo e Andermatt

Andermatt-Sedrun, luce verde
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Angelo

SvizzeraFinanza Funiviaria

Comprensorio sciistico del San Gottardo, muove i primi passi l'idea di un collegamento funiviario tra Airolo e Andermatt

Il quotidiano del Canton Ticino La Regione ha svelato la proposta, presentata nei giorni scorsi alle istituzioni locali dal comitato promotore Porta Gottardo. L'idea è quella di collegare le aree sciistiche di Airolo ed Andermatt attraverso un sistema di tre cabinovie con un progetto sostenibile a livello economico e ambientale che garantisca lo sviluppo turistico in tutti i mesi dell'anno. 

Un sistema di tre cabinovie per unire Svizzera tedesca e italiana, attraverso il Passo del San Gottardo, mettendo in connessione le aree sciistiche di Airolo-Pescium e di Andermatt-Sedrun-Disentis. Questa l'idea, ancora in fase iniziale, pensata da Porta Gottardo, un comitato, costituito un anno fa, che riunisce personalità dei cantoni Ticino e Uri con l'intento di ragionare sullo sviluppo turistico, economico e sociale dell'area del San Gottardo. 

L'obiettivo è quello di creare un'offerta turistica valida 365 giorni l'anno che colleghi l'Alta Leventina, area a prevalente frequentazione turistica estiva, con il comprensorio Andermatt-Sedrun-Disentis. La località del Canton Uri è stata interessata, negli ultimi anni, da un notevole sviluppo turistico, inizialmente su impulso dell'imprenditore egiziano Sawiris, che dal 2022 ha ceduto la maggioranza del pacchetto azionario della società impianti all'americana Vail Resorts, una delle più importanti imprese mondiali attive nella gestione di comprensori sciistici. 

Il progetto, che si prefigge un arco di tempo decennale per la propria realizzazione, si articolerebbe in una prima cabinovia che dal parcheggio degli impianti sciistici di Airolo-Pescium raggiungerebbe il Passo del San Gottardo. Un secondo impianto salirebbe verso l'Alpe Rotond. Da qui partirebbe il terzo impianto che giungerebbe al Gemsstock, punto di connessione con gli impianti sciistici di Andermatt. Complessivamente una linea di circa 16 km che eviterebbe di passare da aree ad elevato pregio naturalistico, garantedone la sostenibilità ambientale.

L'impianto sarebbe il punto di partenza per una strategia di sviluppo turistico ad ampio respiro e di portata internazionale, in cui lo sci sarebbe solo una delle tante proposte dell'area turistica del San Gottardo.

Il primo passo del progetto sarà uno studio preliminare di Regiosuisse che individuerà i punti di forza e di debolezza della proposta. Nel frattempo il Comitato Porta Gottardo avvierà le prime attività divulgative per coinvolegere le associazioni ambientali e territoriali, per poi passare al confronto diretto con la popolazione.

Successivamente si inizerà a ragionare sul reperimento delle fonti finanziarie per l'investimento, auspicando di coinvolgere sia capitali pubblici che privati. 

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