Per Arianna Fontana il problema al flessore può pregiudicare il tentativo su pista lunga: "Non mollerò"

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Justin Setterfield

Short Trackstagione 2025/26

Per Arianna Fontana il problema al flessore può pregiudicare il tentativo su pista lunga: "Non mollerò"

Dopo il forfait per la 2^ tappa del World Tour di short track, la fuoriclasse valtellinese, che ha il grande obiettivo di gareggiare a Milano Cortina pure su pista lunga, ha aggiornato sulle sue condizioni: "Dovrò saltare le selezioni interne della prossima settimana, ma potrei avere un'altra possibilità più avanti".

Arianna Fontana vuole scrivere la storia ai prossimi Giochi Olimpici, i secondi in casa dopo il debutto da sogno, subito a medaglia con la staffetta, a Torino 2006.

Vent’anni dopo, la due volte campionessa olimpica dei 500 mt, a PyeongChang 2018 e Pechino 2022, punta addirittura a partecipare sia alle gare di short track che a quelle in pista lunga in occasione della rassegna di Milano Cortina, ma ora c’è un altro ostacolo sulla strada della fuoriclasse di Berbenno: caduta domenica scorsa nella giornata di chiusura della 1^ tappa di World Tour a Montréal, Fontana si è procurata un problema al flessore della gamba destra che la costringerà a saltare l’appuntamento bis sul ghiaccio canadese, in programma da quest’oggi.

Questa sera, a mezzo social la valtellinese ha aggiornato sulle sue condizioni annunciando che dovrà saltare la selezione interna per guadagnarsi un posto nel team azzurro dello speed skating: “Dovrò rimanere ai box per almeno dieci giorni – spiega Arianna – e questo significa molte cose. Non gareggerò questo fine settimana a Montréal ma neanche il prossimo nelle selezioni per la squadra italiana in pista lunga.

Nel momento in cui ho capito che avrei perso questa opportunità, almeno per ora, ero davvero distrutta. Ho lavorato così duramente per essere ad un passo dal renderlo reale e fa male che sia fuori dal mio controllo, ma ho parlato con l’allenatore e potrei avere un’altra possibilità lungo la strada. Farò tutto il possibile per mostrare il mio valore in ottica inseguimento a squadre e mass start, perché farmi male non cambia i miei obiettivi, significa solo che la strada si è allungata un po’.

Non sono fuori pista, sto solo affrontando una chicane. Presto tornerò in pista per cercare di fare ancora il giro più veloce, il lavoro non è finito”.

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