La rassegna iridata norvegese è stata senza dubbio una delle più emozionanti e spettacolari degli ultimi dieci anni, con un pubblico numerosissimo che non si vedeva da tempo. Emozioni anche in pista, con lo storico record dei sei ori di Johannes Klaebo; tra le donne la Svezia monopolizza Trondheim, vincendo tutte le prove, con grandi meriti di Ebba Andersson e Frida Karlsson, amaro in bocca per la padrona di casa Therese Johaug. Mondiale più che positivo in casa Italia, con lo straordinario argento del faro Federico Pellegrino nella sprint e tanti buonissimi piazzamenti: il futuro non è più così grigio.
L'edizione 2025 dei Mondiali di sci di fondo rimarrà impressa nella storia di questa disciplina: sulle nevi della Granasen Arena abbiamo assistito a dieci giorni di puro spettacolo, anche con condizioni meteo estreme, condite da imprese leggendarie (i sei ori di Johannes Klaebo) e da una cornice di pubblico straordinaria, che purtroppo nello sci di fondo oramai è una rarità con presenze superiori anche alle centomila unità in alcune giornate di gara.
La rassegna iridata di Trondheim 2025 è stata inaugurata giovedì 27 febbraio dalla sprint a skating, dove il padrone di casa Klaebo ha messo il primo mattoncino per la sua impresa, vincendo l'oro per la quarta edizione consecutiva in questo format di gara. L'ultimo ad arrendersi? Il nostro Chicco Pellegrino, gran argento, la sua terza medaglia iridata individuale, a quasi trentacinque anni e al termine di una prova magistrale. Bronzo per il finnico Lauri Vuorinen, con il resto della squadra norvegese leggermente delusa.
Nello skiathlon 20 km di sabato 1 marzo è arrivato il bis per Klaebo, in una gara tiratissima, per la prima tripletta norge, con Martin Nyenget argento e Harald Amundsen bronzo. Il primo non norvegese? Uno stoico Pellegrino, splendido 5°, a un passo da una medaglia che sarebbe stata magica.
Il martedì successivo la 10 km TC, caratterizzata dall'assenza del finnico Iivo Niskanen, vero specialista di questa prova, ha visto la tripletta di Klaebo con i connazionali Erik Valnes (rientrato dopo aver saltato la sprint per problemi alla schiena) e Amundsen alle sue spalle, in una gara dal pronostico apertissimo, sotto una nevicata fittissima. Buona prova di squadra per gli azzurri: gran 12° Giovanni Ticcò, bene anche il veterano "Didi" Noeckler e Paolo Ventura in top 20, con Francesco De Fabiani appena fuori.
La team sprint in classico del giorno dopo ha visto i norge confermarsi campioni, con la coppia Valnes-Klaebo mattatrice. Amaro in bocca per la coppia azzurra, composta da un bravissimo Davide Graz (che ha sfiorato come Simone Daprà la top 20 nello skiathlon) e da Pellegrino, con il valdostano che si è giocato la medaglia sino all'ultimo metro, chiudendo 4°, dietro alla Finlandia (Hakola-Vuorinen) e alla Svezia (Svensson-Anger).
Giovedì è stato il giorno della staffeta 4x7,5 km: assolo norvegese, con Valnes, Nyenget, Amundsen e Klaebo che hanno ridicolizzato la gara, con il pubblico di casa (compresi i reali di Norvegia) totalmente in delirio. Sorpresa sul podio, con la Svizzera argento, guidata in volata da Valerio Grond, che ha beffato Edvin Anger con la Svezia bronzo. Ancora fuori dal podio e a secco di medaglie la Francia, quarta. L'Italia lotta, con Pellegrino e Graz sugli scudi, Daprà in ultima frazione resta in lotta per il podio sino all'ultimo km, ma si deve arrendere alle doti da sprinter degli avversari.
Sabato scorso la 50 km a skating ha coronato il capolavoro di Klaebo, con un successo epico del classe '96 di Trondheim, in una giornata dove il pubblico presente negli spalti e sui prati adiacenti il tracciato ha superato nettamente le centomila presenze. Con il successo Klaebo ha raggiunto il fatidico record dei sei ori in sei gare, con lo svedese William Poromaa argento e un redivivo Simen Krueger bronzo, che salva così una rassegna di casa sino a quel momento molto negativa. In casa Italia buona top 30 per il classe 2003 Martino Carollo.
In campo femminile, la sprint TL ha visto una dimostrazione di forza impressionante della svedese Jonna Sundling (ancora oro dopo Oberstdorf 2021 e Planica 2023), con le avversarie annientate sin dalle qualificazioni. Argento per la norvegese Kristine Skistad, bronzo per l'elvetica Nadine Faehndrich. Out ai quarti la valdostana Federica Cassol.
Domenica 3 marzo lo skiathlon ha offerto uno spettacolare duello tra la svedese Ebba Andersson e la padrona di casa Therese Johaug, con la prima che trionfato per una manciata di centimetri! Bronzo per Sundling, condizionata da una caduta. Indietro le azzurre, con Anna Comarella tra le trenta.
La 10 km ha visto un'altra sfida tra Andersson e Johaug, ma il risultato non è cambiato: oro alla svedese (in un'altra gara tiratissima), argento alla superstar nor e bronzo all'altra scandinava Frida Karlsson. Bene l'azzurra Caterina Ganz, quindicesima, con Comarella ventesima, e Martina Di Centa in top 30.
Svezia dominatrice anche nella team sprint TC, con Sundling e Maja Dahlqvist; argento per le statunitensi Jessie Diggins (Mondiale difficile per la campionessa del Minnesota) e Julia Kern, bronzo per la Svizzera con una grande rimonta di Faehndrich (in coppia con Anja Weber) sulla Finlandia. Bel 5° posto per le azzurre Ganz e Cassol, con la valdostana davvero convincente.
Nella staffetta di venerdì show della svedese Sundling, che rimedia il disastro di Emma Ribom in prima frazione, che non era riuscito in seconda e terza a Karlsson e Andersson. Rimonta folle (quasi 40") quella della classe '94 scandinava, con la norvegese Kristin Fosnaes che ha comunque lottato, arrendendosi nel finale, portando all'argento Heidi Weng, Astrid Slind e Johaug, nuovamente beffata. Bronzo per la Germania, con una buonissima ultima frazione di Victoria Carl. Italia settima, ma le frazioni centrali di Ganz e Gismondi sono state molto positive.
La mass start 50 km TL di domenica è stata la prova finale della rassegna iridata: con il pubblico tutto per Johaug, l'ha spuntata Karlsson (con Andersson fuori dai giochi per una caduta nel finale), argento per Weng e bronzo proprio per Johaug, nella gara che rappresentava l'ultimo sogno della sua immensa carriera. In una giornata caratterizzata da una neve complicata da sciare e da distacchi abissali, buona prova della giovanissima Gismondi, sedicesima alla prima volta in carriera su queste distanze.
La Norvegia chiude in testa al medagliere dello sci di fondo con sei ori, sette argenti e quattro bronzi. Seconda la Svezia con sei ori, un argento e quattro bronzi, terza piazza per la Svizzera, con un argento e due bronzi, quarta la Finlandia (un argento e un bronzo), 5° posto ex-aequo per Italia e Stati Uniti, con un argento, sesta la Germania con un bronzo.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Livigno | 0/7 | 0-0 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Zermatt Matterhorn | / | 0-0 cm |
Stubai | 6/n/d | n/d-n/d cm |
Più letti in scinordico
Val di Fiemme ancora protagonista nel prossimo Tour de Ski, antipasto dell'appuntamento olimpico
La ventesima edizione della kermesse di metà inverno dello sci di fondo si concluderà nuovamente sulle nevi fiemmesi, con una due giorni di gare in programma tra il 3 e il 4 gennaio 2026. Si parte con la sprint in classico a Lago di Tesero, prima dell'oramai celebre scalata finale sull'Alpe Cermis. Questo appuntamento sarà il preambolo della rassegna olimpica, al via dal 6 febbraio proprio nella realtà trentina.
38