Il dramma di Victoria Carl: positiva al clenbuterolo, ammette l'errore in buona fede ma la squalifica è praticamente certa

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Il dramma di Victoria Carl: positiva al clenbuterolo, ammette l'errore in buona fede ma la squalifica è praticamente certa

Sci di fondo: il punto di riferimento della nazionale tedesca va verso uno stop che le costerà la partecipazione ai Giochi di Milano Cortina. La sostanza era presente in uno sciroppo per la tosse, assunto in occasione dei Mondiali militari andati in scena a fine stagione: l'errore del medico dell'esercito, ma Victoria sa bene che "dovrò accettare le conseguenze di quanto accaduto".

Un incubo per Victoria Carl e per tutto il movimento tedesco del fondo, in particolare per una nazionale femminile attesa da protagonista anche a Milano Cortina 2026 a partire dalla sua stella più luminosa.

Quasi certamente, i prossimi Giochi Olimpici non vedranno protagonista la 29enne nativa della Turingia, che si tinse d’oro nella team sprint di Pechino 2022 (dove fu pure d’argento con le compagne in staffetta), risultata positiva ad un controllo antidoping in occasione dei Mondiali Militari Invernali di fine stagione a Goms.

Un caso al quale i soggetti coinvolti hanno subito dato un quadro abbastanza chiaro, spiegando che il clenbuterolo (salito agli onori della cronaca per la positività di Alberto Contador nel 2010, costata al fuoriclasse spagnolo un Tour de France e un Giro d’Italia), la sostanza proibita secondo la normativa della WADA, era presente in uno sciroppo per la tosse somministrato a Carl lo scorso 26 marzo da un medico dell’esercito, visto che in quella competizione la campionessa tedesca gareggiava per il suo corpo militare.

La squalifica è sostanzialmente inevitabile, al netto della buona fede dell’atleta visto che l’errore è stato commesso e subito ammesso, con la federazione tedesca che ha spiegato come “il farmaco Spasmo-Mucosolvan è stato assunto per curare una bronchite acuta, Victoria ha dichiarato di averlo assunto prima di fare il test antidoping. Si tratta di un episodio isolato e sfortunato, causato da una combinazione infelice di circostanze organizzative e mediche, non vi è stata certo alcuna intenzione di ingannare da parte dell’atleta”.

Carl ha affidato ad un video social la sua difesa, ben consapevole che ad ogni modo sarà complicatissimo non dover subire uno stop agonistico abbastanza lungo: “Dopo aver disputato due gare ai Mondiali Militari ho avuto una brutta tosse – le parole della campionessa olimpica – Ho faticato a dormire chiedendo poi aiuto al nostro medico in seno all’Esercito, purtroppo mi è stato dato questo farmaco con sostanze che rientravano tra quelle vietate.

So che dovrò accettare le conseguenze di quanto accaduto, ovviamente una squalifica è una possibilità concreta e se le cose dovessero andare male non potrei vivere le Olimpiadi. Spero semplicemente che si considerino i miei test negativi nel corso della stagione e il fatto che sono un’atleta completamente trasparente”.

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