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L'incapacità di gestire la gara trasforma Zakopane in una farsa

Vince Bardal, ma l'incapacità di gestire la gara trasforma Zakopane in farsa
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Sci NordicoSalto maschile - Zakopane

L'incapacità di gestire la gara trasforma Zakopane in una farsa

La competizione disputata quest'oggi a Zakopane ha visto il successo di Anders Bardal, alla prima affermazione stagionale. Si tratta di un'autentica boccata d'ossigeno per il movimento norvegese sinora rimasto ben al di sotto del rendimento del passato inverno.

La piazza d'onore è stata conquistata dallo sloveno Peter Prevc, confermatosi l'uomo più in forma del momento, mentre il podio è stato completato dal tedesco Richard Freitag che ha trovato un buon salto con condizioni favorevoli.

Gregor Schlierenzauer e Kamil Stoch si sono dovuti accontentare della dodicesima e della diciassettesima posizione. Cliccando qui sono disponibili i risultati completi, mentre la classifica di Coppa del Mondo vede Stoch comandare con 721 punti contro i 670 di Schlierenzauer e i 632 di Prevc. In casa Italia Davide Bresadola ha chiuso ventiseiesimo e Sebastian Colloredo trentaduesimo.

Non ci dilunghiamo sull'aspetto sportivo perché è marginale alla luce di quanto avvenuto quest'oggi, ovvero una clamorosa incapacità gestionale da parte della direzione gara.

Il primo fattaccio è avvenuto subito dopo il salto di Severin Freund. A Zakopane si è scatenato un temporale che ha causato lo scioglimento della neve e rallentato notevolmente le canaline. Nonostante la situazione fosse palesemente cambiata, la giuria ha deciso di far saltare comunque Andreas Wellinger e Thomas Diethart.

I due si sono trovati a dover effettuare il loro salto in condizioni proibitive. Le forti (e sensate) proteste di Werner Schuster e Alexander Pointner hanno spinto la direzione gara a concedere ai due atleti di ri-saltare dopo l'ultimo atleta iscritto, ovvero Kamil Stoch.

Subito dopo il salto di Bardal, valsogli la vittoria, il vento ha girato, ma Prevc è comunque riuscito a ottenere una prestazione eccellente con cui ha arpionato il secondo posto. Si è deciso di dare comunque semaforo verde a Schlierenzauer, trovatosi a saltare con aria ancor più penalizzante.

A questo punto il secondo fattaccio. La chief of competition, la polacca Renata Nadarkiewicz, ha optato per una lunga pausa in attesa che il vento cambiasse ancora direzione. Ovviamente il successivo a saltare era proprio il polacco Kamil Stoch. A quest'ultimo è stato dato semaforo verde quando il vento era tornato frontale, ma l'idolo di casa non è riuscito a sfruttare il "regalo" realizzano un salto negativo.

Infine il terzo fattaccio. Proprio prima del nuovo salto di Diethart e Wellinger, ha ricominciato a piovere, con relativo nuovo rallentamento delle canaline. La direzione gara è allora andata in tilt prendendo l'assurda decisione di abbassare la stanga, subito però cancellata. L'austriaco e il tedesco hanno saltato, ma nuovamente in una situazione impraticabile e si sono classificati nelle retrovie.

Una volta completata la prima serie, cominciata con 40 minuti di ritardo e durata quasi 2 ore, si è deciso di omologare il tutto e non disputare la seconda.

Sostanzialmente quest'oggi è andata in scena un'autentica farsa, la seconda dell'inverno dopo quella di Klingenthal a fine novembre. Non vi erano le condizioni per garantire una prova regolare, ma a lasciare perplessi è soprattutto la gestione complessiva degli eventi, che sembra essere sconfinata ormai nel dilettantismo.

La prossima settimana si gareggia a Sapporo, in Giappone. Si spera con una gestione decisamente migliore che non faccia perdere ulteriormente credibilità al sistema-salto.

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