Beat Feuz oro mondiale nella discesa di St. Moritz. Italia ancora a secco

L’oro di specialità rimane in casa Svizzera ed è strameritato per un atleta che ha compiuto ieri 30 anni e che nella sua carriera ne ha passate di tutti i colori. Feuz aveva vinto la discesa e il superG delle finali di Coppa del Mondo dell’anno scorso sulla pista Corviglia e oggi, dopo la delusione del superG e pur con pista accorciata a causa della nebbia in alto, si è confermato migliorando il bronzo del 2015 nella gara che fu vinta dal suo connazionale Patrick Küng, oggi quarto a 2 centesimi dal podio ex-aequo col norvegese Kjetil Jansrud.

Feuz non aveva ancora vinto in questa stagione ma è stato una volta terzo in discesa e una in superG e oggi ha preceduto di 12 centesimi l’uomo delle gare veloci di questi Mondiali e anche lui perseguitato dalla sfortuna nel corso della sua carriera, il canadese neoiridato del superG Erik Guay, argento. Il bronzo è andato a Max Franz , staccato di 37 centesimi, che regala all’Austria la prima medaglia di questi Mondiali al Wunderteam maschile e si regala il suo primo metallo preziosi della carriera, lui che lo scorso dicembre ha vinto in Val Gardena.

Sesto il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, settimo lo sloveno Boštjan Kline, ottavo il tedesco Andreas Sander e decimo il migliore dei francesi, Brice Roger. Al di sotto delle attese gli azzurri: nono Peter Fill, tredicesimo Dominik Paris e ventesimo Mattia Casse, i primi due in particolare sono forse stati penalizzati da una pista che dopo di loro si è un po’ velocizzata ma comunque non ci sono scuse, anche perché i pettorali li hanno scelti loro e la loro scelta è probabilmente stata sbagliata. L’Italia è ancora a quota zero medaglie e domani c’è la combinata maschile, dove le prospettive non sono certo esaltanti.