Manfred Moelgg: "La medaglia olimpica è l'obiettivo numero uno"

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Sci Alpino

Manfred Moelgg: "La medaglia olimpica è l'obiettivo numero uno"

Una lesione al muscolo della gamba sinistra e di nuovo quel mal di schiena, a pochi giorni dall’opening di Coppa del Mondo a Soelden, che già qualche anno fa lo aveva tormentato. Poco allenamento dunque alle spalle tra un infortunio e l’altro, ma non è certo il dolore che ferma Manfred Moelgg, il finanziere di San Vigilio di Marebbe, punta di diamante della squadra azzurra dello slalom, che guarda avanti molto fiducioso.

Come va con la schiena?

Va molto bene. È stato un autunno abbastanza duro, purtroppo da Ushuaia in poi tra il male alla gamba e poi alla schiena non ho potuto fare tanto allenamento. Ora non devo guardare indietro, ma avanti. La cosa importante è che questa settimana sono riuscito ad allenarmi, da Soelden in poi sono stato di nuovo bene.

Hai ripreso ad allenarti in slalom solamente questa settimana dopo circa due mesi. Come sono andati gli allenamenti?

Molto bene, sono molto contento. Ho fatto prima un po’ di atletica e poi mi sono concentrato sullo slalom. Penso di aver fatto un buon lavoro, sempre in crescita, un giorno in Val Senales e tre giorni con la squadra al Tonale. Sono molto soddisfatto. Adesso riposo due giorni e poi domani si parte per Zinal e poi andremo direttamente a Levi.

Ti senti pronto per Levi o manca ancora qualcosa nella preparazione?

Chiaramente il lavoro che ho perso, ormai è perso. Ora l’importante è che sto bene e che posso fare qualche altro giorno di allenamento. Mi sento pronto, ho fiducia.

Marcel Hirscher, Ted Ligety e Alexis Pinturault sono gli atleti da battere in gigante. In slalom chi sono?

In slalom è sempre più difficile, è una specialità dove in tanti possono vincere. Penso comunque che Marcel Hirscher, con la stagione che ha fatto l’anno scorso, sarà l’uomo da battere. Ce ne sono anche altri come Felix Neureuther. Pure la squadra italiana sarà molto forte, speriamo di poter dire la nostra. E poi ci sono io che posso combattere lì davanti come l’anno scorso.

Lo scorso anno la squadra azzurra di slalom ha conquistato solamente un podio, il tuo ad Adelboden. Questa potrebbe essere la stagione del riscatto?

Non lo so, io devo guardare a me stesso. La squadra è stata molto forte, ma è mancato qualche podio. Due anni fa io non ho sciato forte, mentre loro andavano bene. Lo scorso anno è stato il contrario: i miei compagni di squadra sono un po’ calati e io invece sono andato forte. Come ho detto prima, penso che la squadra sia molto competitiva anche se l’ho vista poco in questi ultimi mesi. Ora iniziamo con Levi, poi ci sarà Val d’Isere e poi il grande mese dello slalom inizierà a gennaio. L’importante è partire bene.

Nel tuo curriculum compaiono  una coppetta di cristallo di slalom, la vittoria di due gare, la conquista di 16 podi e tre medaglie ai Mondiali. Manca la medaglia olimpica…

Sarebbe molto bello vincerla, ma adesso non voglio pensarci più di tanto. È l’obiettivo numero uno, ma al momento devo andare forte in Coppa del Mondo sia per qualificarmi per le Olimpiadi di Sochi sia per arrivare alla rassegna in una forma molto buona per poter portare a casa un bel risultato. Proverò a fare cosi, come ho fatto tante volte ai Mondiali e come ho fatto anche lo scorso anno a Schladming dove ero in una forma molto buona anche se non sono riuscito a fare il bis.

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