
Non capita spesso di vedere in un unico weekend di Coppa del Mondo di sci alpino così tanti campioni e campionesse commettere degli errori che non si pensava potessero commettere e che li lasciano a quota zero nel tabellino della gara in cui hanno sbagliato.
Per esempio, ci eravamo abituati al mostruoso rendimento di Ted Ligety in gigante: otto vittorie e due terzi posti nelle ultime dieci gare di Coppa tra i pali larghi, cui c’è da aggiungere l’oro mondiale a Schladming. Per non parlare di Marcel Hirscher: anche lui in slalom era ininterrottamente sul podio da dieci gare e in gigante aveva centrato l’obiettivo in quattordici delle ultime quindici, l’ultimo vero errore da lui commesso era stato nella parte finale della seconda manche del gigante di Adelboden dello scorso gennaio a causa del quale aveva buttato alle ortiche una vittoria ormai certa proprio ai danni di Ligety.
Sembrava impossibile che questi due marziani potessero sbagliare, eppure in Val-d’Isère l’hanno fatto dopo pochissime porte delle loro gare preferite, Ligety in gigante e Hirscher in slalom. Se poi si tiene conto che il leader della classifica generale di Coppa Aksel Lund Svindal tra i pali larghi è finito fuori a causa della rottura dell’attacco dello sci destro e che Alexis Pinturault ha parzialmente fallito la tappa di casa retrocedendo dal primo posto della prima manche al quarto in gigante e che in slalom è anch’egli uscito mancando una grande occasione per inserirsi nella lotta per la generale, la Coppa del Mondo maschile non ha ancora un padrone, con Svindal, Hirscher e Ligety racchiusi nell’arco di 91 punti. Tanto meglio per lo spettacolo e finora da questo punto di vista il Circo Bianco maschile in queste prime gare stagionali non ha certo deluso.
Ma ancora più appassionante ed equilibrata finora è stata la Coppa del Mondo femminile, nella cui classifica in soli 45 punti sono racchiude ben quattro atlete: nell’ordine Lara Gut, Maria Riesch, Tina Weirather e Anna Fenninger, Tina Maze è più staccata ma avendo a sua disposizione una specialità in più nella quale racimolare punti, lo slalom, rispetto alle avversarie che la precedono, Riesch esclusa, minaccia di rientrare presto in corsa alla luce soprattutto della strepitosa seconda manche del gigante di St. Moritz, nella quale si è rivista l’atleta assoluta dominatrice della scorsa stagione. Ma anche tra le donne non sono mancati gli errori da parte delle big: la stessa Maze è uscita come una principiante nel superG di sabato e nel gigante del giorno dopo ha sfogato tutta la sua rabbia, proverbiale ogni volta che non vince.
Poi c’è Mikaela Shiffrin che, non potendo ancora competere (forse) per la Coppa del Mondo generale sarà l’ago della bilancia nella lotta tra queste grandi campionesse insieme a Lindsey Vonn, che rientrerà in Val-d’Isère il prossimo weekend. Dicevamo di Shiffrin: in dodici delle ultime tredici gare non aveva mai fatto peggio del tredicesimo posto racimolando sette podi di cui quattro vittorie e sembrava pronta al successo anche tra i pali larghi ma nel gigante di ieri è finita fuori mostrando per una volta tutti i suoi 18 anni anche nell’inesperienza oltre che nella freschezza e nell’incoscienza che di solito mette in evidenza.
E che dire di Lara Gut, entrata quest’anno in un’altra dimensione con quattro vittorie in tre specialità diverse e che ha bucato con un settimo posto in superG e un’uscita in gigante proprio la tappa di casa, quella dove tutti l’aspettavano e quella dove si era rivelata nel 2008 prima a febbraio con il terzo posto con caduta in discesa e poi a dicembre col primo successo in carriera proprio in superG? E Tina Weirather, anch’essa uscita in gigante 24 ore dopo il trionfo in superG con tanto di dedica per il suo compleanno alla sua grande mamma, Hanni Wenzel?
Per concludere, anche i fenomeni possono sbagliare e i loro errori ce li restituiscono esseri umani come tutti noi. In tutto il mondo lo si capisce, solo in Italia si fanno passare i propri campioni dalle stelle alle stalle, vedi i calciatori, una settimana brocchi e quella successiva fuoriclasse, e vedi Alberto Tomba, per assistere a una vittoria olimpica del quale si è fermato il nostro più grande evento nazionalpopolare, il Festival di Sanremo, e che poi quando usciva veniva puntualmente massacrato da giornali e da tv. Per non parlare di quando magari arrivava secondo per soli 2 centesimi e i titoli dei suddetti giornali e tv erano “Tomba solo secondo”…
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Stubai | 6/n/d | n/d-n/d cm |
Zermatt Matterhorn | / | 0-0 cm |
Livigno | 0/7 | 0-0 cm |
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