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In Argentina e Cile mai così tanta neve negli ultimi anni, ma le nazionali non possono muoversi

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In Argentina e Cile mai così tanta neve negli ultimi anni, ma le nazionali non possono muoversi

Tutto bloccato almeno sino a settembre: la situazione legata alla pandemia impedirà quasi certamente a tutti gli atleti di Coppa del Mondo di viaggiare verso Sudamerica, anche se rimane una piccola speranza.

La riorganizzazione è già partita da mesi, con le più grandi nazionali del panorama europeo impegnate sui ghiacciai alpini (nel caso degli svedesi e dei norvegesi anche sulle montagne di casa, che hanno offerto condizioni decisamente buone), avendo capito da tempo che sciare questa estate-autunno in Sudamerica sarebbe stato complicatissimo.

La beffa è che la quantità di neve tra Argentina e Cile è a livelli che non si vedevano da anni, da Ushuaia sino a Corralco, dove la copertura nevosa attuale è vicina ai 4 metri. Tutte le aree sciistiche dei due paesi sono chiuse e almeno fino al 1° settembre non ci sono speranze di apertura per atleti provenienti dall'estero; Las Lenas ha già comunicato che non ci sarà alcuna attività per tutto l'inverno argentino, a Portillo invece si parla di un rinvio dell'apertura a tempo indefinito.

Qualche piccola speranza di poter lavorare nel periodo autunnale ancora esiste, ma si rischia di arrivare troppo a ridosso dell'inizio della Coppa del Mondo, previsto il 24-25 ottobre a Soelden.

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