Bode Miller è già tornato sul podio, a Lindsey Vonn non manca molto

Bode Miller è già tornato sul podio, a Lindsey Vonn non manca molto
Sci Alpino

Bode Miller è già tornato sul podio, a Lindsey Vonn non manca molto

Sono tornati. Di prepotenza lui, più silenziosamente lei. Bode Miller e Lindsey Vonn (nella foto, quando vinsero insieme la Coppa del Mondo nel 2008) sono indiscutibilmente i personaggi più “extrasciistici” dello sci alpino e ora, dopo i gravi infortuni che hanno subito, hanno rimesso i loro nomi nelle zone alte, per non dire altissime, della classifica di una gara di Coppa del Mondo.

I media sono molto propensi a occuparsi di Bode e di Lindsey per argomenti al di fuori dello sci anche quando stanno bene fisicamente e fanno grandi risultati in pista, figuriamoci negli ultimi mesi in cui entrambi hanno dovuto forzatamente rimanere ai box per infortuni molto gravi al ginocchio. Miller è stato fermo addirittura 20 mesi e in questo lunghissimo periodo è stato molto spesso al centro del gossip, per il suo matrimonio con la pallavolista Morgan Beck, per aver colpito all’occhio la stessa Beck con una palla da golf e per la guerra tra la moglie e l’ex amante Sara McKenna che ha avuto un bambino da lui all’inizio di quest’anno.

Ma dal gigante di Sölden del 27 ottobre, in cui ha ottenuto un già buon diciannovesimo posto, Miller è tornato alle gare e a compiere le sue proverbiali acrobazie che gli hanno fatto buttare via molte probabili vittorie, l’ultima quella nel superG di sabato scorso, ma che lo hanno fatto amare da tanti appassionati che ieri sui social network hanno esultato per il suo ritorno sul podio e che ben difficilmente possono dimenticare numeri da circo come quello sulla Stelvio di Bormio percorsa per gran parte con uno sci solo durante la combinata dei Mondiali del 2005 (qui il video!), o come quando nel 2008 fu secondo a Kitzbühel dopo essere stato a un pelo dallo schiantarsi contro i teloni della Streif (qui il video!). E poco importa se nel gigante sulla Birds of Prey Miller ha preso 1”32 di distacco dal dominatore assoluto della specialità, il connazionale Ted Ligety: alla sesta gara dal ritorno nel Circo Bianco Bode ha preceduto tutto il resto del mondo, incluso lo stupefatto detentore della sfera di cristallo Marcel Hirscher, e questo ai suoi tifosi basta e avanza.

Non è ancora tornata sul podio ma minaccia di farlo presto invece Lindsey. A neanche dieci mesi dal terribile infortunio di Schladming e a meno di tre settimane dalla caduta in allenamento a Copper Mountain la fuoriclasse statunitense ha dovuto saltare la tappa di casa a Beaver Creek ma è scesa di nuovo in pista nel luogo in cui ha vinto di più, Lake Louise. Anche nel suo caso, i media d’ora in avanti non si occuperanno di lei solo per la sua storia con Tiger Woods, come è successo durante l’estate scorsa, ma ricominceranno a esaltare le sue gesta in pista. Quarantesima, undicesima e quinta: il progresso in termini di risultati nelle tre gare sulle nevi dell’Alberta è sotto gli occhi di tutti ma Lindsey nel dopo-superG ha detto di non sapere quali gare farà in Europa a causa delle condizioni del suo ginocchio.

Per il momento è bello sapere che sia Miller sia Vonn sono tornati ai più alti livelli e che faranno di tutto per essere presenti a Sochi e, chissà, rivincere un oro olimpico. Perché le Olimpiadi, per uno sciatore o una sciatrice, sono l’obiettivo più grande di un’intera carriera sportiva e a maggior ragione lo sono in una nazione come gli Stati Uniti dove un oro olimpico, estivo o invernale che sia, assicura soldi, gloria e celebrità.

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