Vinatzer, che furia per una gara che dà fiducia: "Stavolta ho tenuto giù il piede". De Aliprandini: "Mi accontento"

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Vinatzer, che furia per una gara che dà fiducia: "Stavolta ho tenuto giù il piede". De Aliprandini: "Mi accontento"

La gran rimonta del gardenese vale un 8° posto importante, nel gigante sulla Gran Risa che anticipa lo slalom di lunedì. Il trentino, 13esimo: "Volevo di più da questa gara, ma l'attitudine è quella giusta".

Due azzurri nei primi tredici della classifica, per salvare una buona gara dopo una 1^ manche davvero difficile.

L’Italia del gigante esce dall’appuntamento di casa, quello dell’Alta Badia con la sfida alla Gran Risa dominata da Marco Odermatt, con la gran rimonta di Alex Vinatzer per chiudere ottavo, mentre Luca De Aliprandini conferma il piazzamento di metà gara, accontentandosi del 13° finale.

Se Borsotti era uscito sul muro della prima e per Della Vite si può parlare di crisi aperta con un’altra uscita (mentre non si erano qualificati Zingerle e Talacci con tempi alti), per i due leader della nazionale guidata da Peter Fill il bilancio è buono, ma certo non eccezionale viste le aspettative che c’erano soprattutto su un De Aliprandini reduce da tre top ten (in altrettante gare) e qualche grande manche.

“Vinny”, dal 24° del mattino, ha attaccato a tutta sognando anche una rimonta “stile Feurstein” in Val d’Isère, come aveva fatto trapelare nell’intervista a Rai Sport sino a quando, dal tempone di Anguenot poi salito sul podio, la gara è cambiata. Ad ogni modo, dopo il 5° posto di Soelden e i problemi alla tibia, Alex ora si è ritrovato e domani c’è lo slalom. “Mi dispiace un po’ per l’ultimo tratto piatto dove ho lasciato qualcosa, ma in generale ho tenuto giù il piede specialmente nella parte centrale e direi che possa andare bene così. Mi diverto qui a casa, vediamo cosa succede in termini di rimonta”, aveva spiegato Vinatzer a Ettore Giovannelli.

“Non posso dire di avere fatto una brutta manche – le parole di De Aliprandini, sempre a Rai Sport – Sì, potevo essere più vicino ad Alex, ma non si vedeva tanto, il terreno sbatteva e bastava prendere 2-3 porte tagliando il segno per perdere ritmo. Non è il risultato che speravo, ma l’attitudine è quella giusta”.

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