Questo sito contribuisce alla audience de

Tutti in ansia per Kilde a Wengen, Paris si prende il podio e dice la sua: "Tre gare dure, ma siamo sempre a rischio"

Foto di Redazione
Info foto

2024 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Tutti in ansia per Kilde a Wengen, Paris si prende il podio e dice la sua: "Tre gare dure, ma siamo sempre a rischio"

In attesa della definizione sulle condizioni del campione norge, che in ogni caso ha concluso la stagione cadendo nel finale della discesa di Wengen, parola agli azzurri anche sul tema della sicurezza, messa sempre più a repentaglio da un calendario folle. Casse: "Siamo tutti stanchi dopo cinque giorni così. La mia gara? Non ho capito come abbia preso 3 secondi...".

Una giornata davvero brutta a Wengen, e purtroppo non è una novità dopo i gravi infortuni, entrambi rimediando la rottura del crociato tra giovedì, nel caso dell'emergente Marco Kohler nella prima discesa, e venerdì con lo stesso infortunio per Alexis Pinturault nel super-g sul Lauberhorn.

Oggi è toccato ad un altro fuoriclasse come Aleksander Aamodt Kilde, nella discesa completa lunga quasi 2 minuti e mezzo, un fattore determinante (che si aggiunge allo stato di salute non ottimale del due volte vincitore della CdM di specialità negli ultimi due anni) per quanto accaduto nella “S” finale del tracciato, considerato che si era arrivati al quinto giorno consecutivo, prove comprese (anche se AAK aveva saltato la seconda, proprio per il suo stato influenzale), di impegni nella tappa di velocità svizzera.

Si attende che arrivi l'ufficialità sulle fratture, su questo ci sono pochi dubbi secondo quanto emerso nelle prime ore post incidente, rimediate da Kilde finito con i due sci nelle reti che in quel tratto sono chiaramente vicinissime. E' stato necessario applicare il laccio emostatico ad una gamba, visto che il vice campione del mondo di super-g e discesa si era tagliato con una lamina, e ora resta da capire quali e quante problematiche ci saranno per il pieno recupero del 31enne cresciuto a Baerum.

L'Italia, dopo il doppio 4° e 5° posto tra prima discesa e super-g, con Schieder, Paris e Bosca, oggi è finalmente salita sul podio con la seconda soddisfazione stagionale di Dominik Paris, già vincitore in Val Gardena.

E' andata molto meno bene agli altri, dal 10° deludente di Casse al 19° di Innerhofer, sino al 23° di Bosca e al 29° di Zazzi comunque discreti. Per “Domme”, terzo podio a Wengen dopo quelli del 2020 e 2022, manca solo la vittoria nell'unica classica mai conquistata da questo campione: “Una gara che mi rende abbastanza contento – le parole a Rai Sport del 34enne della Val d'Ultimo – Il distacco è enorme (1”92 da Odermatt, ndr), perdo tanto nella parte centrale di nuovo e anche in fondo.

L'incidente di Kilde? Io mi sento abbastanza bene, ma è stata dura per tutti e bisognava stringere i denti, è un gran peccato per Alex. Si può sempre discutere sull'opportunità di recuperare una gara qui, dico che non è ottimale fare due discese nella stessa località in generale, poi con un programma così chiaramente è tutto più stancante, ma il rischio di cadere c'è anche con un programma normale.

Qui a Wengen sono giornate lunghissime, ma quando stai bene, vedi Odermatt, è tutto più facile”.

Vedere Kilde così, a terra, è strano anche se l'influenza l'ha debilitato – le parole di Mattia Casse, sempre a Rai Sport, riguardo la caduta – Lo stesso Sarrazin ha inveito contro tre gare così dure, siamo tutti stanchi e cinque giorni di fila sopra 1'50” di durata, con una logistica differente da altri posti, è tosta. Mi dispiace veramente, riguardo la mia gara ho abbassato di quasi due secondi il tempo dalla prova, ma gli altri di quattro...

Non so davvero, se guardiamo il distacco (2”99) è tantissimo, io ho cercato di spingere e a parte un errore alla Minsch-Kante e una frenata alla Kernen-S, per il resto mi è sembrato di sciare forte”.

Florian Schieder, gran quarto nella discesa “corta” di giovedì, è uscito al Canadian Corner: “Tutto a posto sul piano fisico, sono già partito male alla prima curva, poi alla Minsch-Kante sono andato in rotazione, atterrando ho preso un buco o qualcosa e sono finito a terra. La pausa per l'incidente di Kilde? Non è una scusa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
454
Consensi sui social

ABBIGLIAMENTO, SCELTI DAI LETTORI