Si ritira Manfred Pranger, campione del mondo di slalom nel 2009

“In realtà volevo terminare la carriera subito dopo la fine della stagione perché dopo l’ultimo intervento all’anca avevo sempre dolore, come pensavo - ha detto Pranger nella conferenza stampa di addio -. Poi ho pensato di aspettare una pausa ma più che altro perché non riuscivo a entrare nell’ottica di smettere. Ma ora ho constatato che non mi resta altro da fare che lasciare ciò che amo di più, lo sci, per questo mi riesce difficile fermarmi. Lo sci agonistico mi ha influenzato molto. Da una parte ci sono stati momenti duri con infortuni e mancanza di vittorie, dall’altra momenti memorabili come le vittorie in Coppa del Mondo e la medaglia d’oro mondiale. Durante tutto questo tempo ho conosciuto e apprezzato molte persone speciali. Il futuro? Ho alcune opzioni ma voglio pensarci con calma. Sono una persona ambiziosa e voglio intraprendere delle sfide che mi entusiasmino come mi hanno entusiasmato le gare di sci”.

Nato il 25 gennaio 1978 a Hall in Tirol e cresciuto nello Sci Club Gschnitz, slalomista purissimo, naturalmente il successo più belo della sua carriera Pranger lo ha colto il 15 febbraio 2009 quando in Val-d’Isère vinse la medaglia d’oro tra i pali stretti alla quarta edizione dei Mondiali sulle sei a cui ha partecipato, cogliendo anche due quinti posti nel 2003 e nel 2007 e un nono nel 2011, mentre alle Olimpiadi è sceso in pista nel 2002 e nel 2010 senza mai riuscire a finire una manche. In Coppa del Mondo, tranne uno slalom ko e un City Event, ha partecipato solamente agli slalom disputando 122 gare, la prima l’11 dicembre 2000 al Sestriere, l’ultima lo scorso 9 marzo a Kranjska Gora. E’ finito 56 volte tra i primi dieci conquistando tre vittorie (a Kitzbühel il 23 gennaio 2005, a Schladming il 25 gennaio 2005 e a Wengen il 18 gennaio 2009, un mese prima del trionfo mondiale), quattro secondi e sei terzi posti. Dal 2001 al 2007 infine ha vinto 8 gare di Coppa Europa tra i pali stretti portandosi a casa il trofeo di specialità nella stagione 2000-2001. Da quattro anni non saliva sul podio e nell’ultima stagione non finiva nei primi dieci e questo, unitamente ai problemi fisici, ha contribuito a fargli dire basta. Attaccante nato, rimarrà sempre famoso tra gli appassionati, e mancherà per questo, per il suo atteggiamento in partenza quasi esageratamente cattivo e voglioso di spaccare tutto.