Dopo i gravi infortuni degli ultimi due inverni, l'asso transalpino si sente pronto ad un nuovo rientro nell'annata dell'ultimo sogno olimpico, puntando tutto sul gigante. Alexis ha parlato dei vari temi della stagione a Parigi, dove l'Equipe de France si è presentata ufficialmente.
Dopo aver coronato il sogno del titolo mondiale con la combinata d’oro proprio in casa, in quel pazzo finale a poche centinaia di metri da casa, nella sua Courchevel, Alexis Pinturault sembrava lanciato verso una crescita costante nella velocità, il suo obiettivo per la parte finale della sua carriera.
Tutto è cambiato con il primo, grave infortunio patito nel super-g di Wengen (gennaio 2024), rompendosi il crociato del ginocchio sinistro, poi un anno più tardi un altro inverno stoppato nel suo “cuore”, perdendo quindi i Mondiali di Saalbach, con il serio danno al ginocchio destro rimediato nelle prime porte della stessa tipologia di gara, a Kitzbuehel. Il verdetto? Lesione del menisco mediale e contusione ossea con frattura associata al piatto tibiale.
Il recupero, rispetto al precedente crac, è stato più rapido e la preparazione estiva del campione francese è stata praticamente completa, tanto da presentarsi al vernissage della federsci a Parigi, tra giovedì e venerdì, con piena fiducia di poter approcciare l’annata olimpica in ottime condizioni fisiche e con un vantaggio, quello di mirare ad una sola specialità. Come già annunciato da tempo, Alexis si concentrerà esclusivamente sul gigante per un ultimo ballo con l’obiettivo chiaro di una medaglia olimpica a Bormio, lui che ai Giochi ha conquistato un argento (in combinata) e due bronzi (tra le porte larghe), mancando quel titolo che è l’unico alloro mancante alla collezione.
Nelle scorse ore, Pinturault ha confermato ufficialmente la sua presenza a Soelden, dove ha vinto negli opening del 2016 e 2019, lui a secco in Coppa del Mondo ormai da oltre quattro anni e mezzo, quando nel gigante delle finali di Lenzerheide conquistò anche la sua unica sfera di cristallo assoluta. Dalla capitale di Francia all’Austria, proprio questo week-end Alexis riprende la preparazione per la rifinitura pre Rettenbach: “La mia sfida più grande è riuscire a mettere insieme gli elementi per immaginare una prestazione che mi permetta di competere per una medaglia alle Olimpiadi – ha detto chiaramente ieri ai media, come riporta “Ski Actu” – Ho trovato un buon equilibrio tra riabilitazione e riatletizzazione, questa estate è andata tutto sommato bene.
Sono felice di non avere più dolori alle ginocchia, non ho più bisogno di compensare quando mi alleno e sto tornando ad essere un atleta fisicamente forte, con le stesse basi di prima. Il punto, ora, riguarda la fiducia nella sciata facendo km: ho bisogno di tempo, ma sono convinto di aver imboccato la strada giusta”.
L’apertura di Soelden sarà utile proprio su questo percorso, non tanto per il risultato in sé: “Devo essere al via per competere ai massimi livelli contro i più forti ed è bene farlo subito, anche perché mi sento bene, a differenza della scorsa stagione quando avevo molto dolore prima di iniziare l’inverno.
L’obiettivo non sarà fare bene l’opening, ma aumentare l’intensità e la potenza. Dedicarsi ad una sola disciplina in questa stagione è un passo in quella direzione per tornare al top”.
Slalom Gigante Maschile Soelden (AUT)
l'intervista
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