Molteni e Alliod, l'abbraccio collettivo degli azzurri a Matteo: "Lasci un vuoto enorme in tutti noi"

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Molteni e Alliod, l'abbraccio collettivo degli azzurri a Matteo: "Lasci un vuoto enorme in tutti noi"

Sono migliaia i messaggi provenienti da tutto il mondo per salutare Matteo Franzoso, ecco i due speciali di compagni di squadra che hanno condiviso allenamenti, compreso quello di La Parva, e gare con il velocista genovese. Il Comitato FISI delle Alpi Occidentali annulla il raduno di Saas-Fee sospendendo l'attività: le parole del presidente Blengini.

Una quantità di amore enorme, da ogni latitudine e da ogni tipologia di persona legata al mondo della neve, in primis gli atleti che, naturalmente, vivono il dramma legato alla scomparsa di Matteo Franzoso in maniera ancora più profonda.

Ragazzi che rischiano la vita e che vogliono che qualcosa cambi, anche se ora è solo il momento delle prime riflessioni sui ricordi, specialmente per gli azzurri che hanno vissuto al fianco del ragazzo di Genova, cresciuto sulle nevi di Sestriere, pure il raduno di La Parva dove, sabato scorso, Matteo ha subito l’incidente.

Benjamin Jacques Alliod è arrivato in Coppa del Mondo un paio d’anni dopo Franzoso, ma ha condiviso con lui anche una bella fetta del percorso nelle gare di velocità in Coppa Europa e, con le sue parole a mezzo social, il classe 2000 valdostano esprime il suo dolore. “Matte… non trovo le parole, non mi sembra vero. Un momento prima eravamo insieme in partenza, le solite battutine accompagnate dal tuo sorriso ammiccante. Tu parti e in un minuto tutto cambia. Mi si gela il sangue, tu non ci sei più.

Oltre che essere un compagno di squadra sei stato un grande amico, che condivideva la mia stessa passione e gli stessi sogni. Molto spesso ci chiedevamo “ma perché non facciamo slalom? Siamo più forti che in velocità”. Non sai quanto darei perché fosse stato così. Ci lasci un grande vuoto Franz. Ti porterò sempre con me e ti ricorderò sempre per la persona speciale che eri”.

Nicolò Molteni sta vivendo le stesse emozioni, anche il comasco in Cile viaggia sulla strada verso la nuova stagione che, dopo quanto accaduto, non può che essere piena di dubbi: “Non ci sono molte parole per quanto successo, è straziante, però Matte posso dirti che sei stato uno dei migliori compagni che abbia mai avuto.

Ci siamo conosciuti tantissimi anni fa, abbiamo fatto tantissime gare insieme fin da quando eravamo piccoli, penso di averti visto sempre con il sorriso stampato in faccia, quel sorriso che ti contraddistingueva e che porterò sempre con me. Grazie per tutti i bei momenti passati insieme, lasci un vuoto enorme”.

Il Comitato FISI Alpi Occidentali ha annunciato lo stop agli allenamenti dei suoi ragazzi, che sarebbero dovuti partire nelle prossime ore direzione Saas-Fee. “Non ci sono parole adatte ad esprimere lo strazio che in queste ore stiamo provando tutti noi, dirigenti, atleti, tecnici e collaboratori del Comitato, confrontati con una tragedia come l’incidente che ha strappato Matteo Franzoso all’affetto dei suoi cari, dei suoi amici, di tutti coloro che hanno avuto negli ultimi 15 anni la fortuna di incrociarlo sulle piste, di conoscerne il carattere buono e gioviale, di apprezzarne la simpatia e la serietà - è questo il primo commento del presidente Pietro Blengini - Quando abbiamo ricevuto le prime informazioni sul grave incidente occorso a Matteo abbiamo deciso di sospendere le attività del Comitato, annullando la partenza dei nostri atleti per un allenamento a Saas-Fee, in segno di rispetto per il difficile momento vissuto dall’atleta e dai suoi familiari.

Ora non possiamo far altro che stringerci alla mamma e al papà di Matteo, al fratello Michele, ai dirigenti e agli amici dello Sci Club Sestriere, che lo hanno aiutato a crescere agonisticamente, in un abbraccio commosso che è l’abbraccio di tutto il mondo dello sci piemontese. In meno di un anno abbiamo perso in tragici incidenti Matilde Lorenzi e Matteo Franzoso, due punte di diamante del nostro movimento sportivo, due ragazzi splendidi, due atleti seri, motivati, appassionati, che erano di esempio per tutti i giovanissimi che ne stanno seguendo le orme.

Il dolore indicibile che stiamo provando ci deve stimolare a lavorare sempre più e sempre meglio per far crescere il nostro sport e per promuovere la sicurezza degli atleti”.

“Come Presidente del Comitato FISI Alpi Occidentali sino al 2018 ho avuto la fortuna e il privilegio di annoverare Matteo Franzoso come punta di diamante della nostra squadra regionale di sci alpino - sottolinea da parte sua il Consigliere federale Pietro Marocco - È stato un punto di riferimento per gli amici e per gli atleti che hanno gareggiato con lui, sin dagli anni del Trofeo Topolino e, più avanti, nei circuiti giovanili, che lo videro conquistare sulle nevi amiche di Claviere il titolo italiano Aspiranti in slalom.

Quando Matteo si guadagnò l’ingresso nelle squadre nazionali eravamo certi che avrebbe portato con sé nei team azzurri le sue doti tecniche ed umane, la sua serietà abbinata alla simpatia. Non riesco ancora a credere che un incidente lo abbia sottratto ai suoi affetti familiari e al mondo sportivo a cui ha dato così tanto. Lo straziante rimpianto per la sua simpatia e la sua bravura tecnica deve impegnare tutti noi ad operare per garantire le migliori condizioni di sicurezza, in gara come negli allenamenti, a tutti i livelli e in tutte le categorie”.

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