Mastro Odermatt si prende anche la Birds of Prey! Magie sul muro per battere un grande "RCS", Paris 6°

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Mastro Odermatt si prende anche la Birds of Prey! Magie sul muro per battere un grande "RCS", Paris 6°

A Beaver Creek, la prima discesa è del campionissimo elvetico (48 centri in CdM, 3 in stagione in 3 discipline), che batte di 3 decimi Cochran-Siegle, mentre Sejersted ritrova il podio beffando von Allmen e Kriechmayr, oltre al leader azzurro che porta a casa una buona gara, visti i precedenti qui. Kilde accarezza la top ten, discreta prova di Schieder.

Un muro pazzesco per andare a prendersi per la prima volta anche la discesa sulla Birds of Prey, dove aveva “solo” due piazze d’onore.

Marco Odermatt comincia dal pettorale rosso pure nella disciplina regina e lo mantiene, dominando la scena del primo appuntamento in un trittico di Beaver Creek dove potrebbe anche provare a prendersi tutto: meravigliosa la prova del campionissimo nidvaldese nella prima discesa di questa Coppa del Mondo, accorciata di quasi una quindicina di secondi rialzando il traguardo, ma corsa (a parte il vento nella parte alta) in condizioni buone dopo il calvario delle prove.

E il padrone della classifica generale fa tris nel 2025/26 in tre diverse discipline, dopo il gigante di Soelden e il super-g di Copper Mountain, arrivando a quota 48 perle nel massimo circuito (e sono 91 podi), cinque in discesa; straordinario sul muro dopo il piano iniziale, dove già aveva limitato a 9 centesimi il ritardo dal razzo Ryan Cochran-Siegle, “Odi” ha guadagnato più di sei decimi sull’americano nel tratto chiave, per poi contenerlo e batterlo quindi di 3 decimi netti.

Per “RCS”, ecco il primo podio fuori… dall’Italia; sì, perché il 33enne statunitense sinora ce l’aveva fatta solo tra Val Gardena e Bormio, oggi è stato praticamente perfetto mettendosi dietro, con margine, un Sejersted da terza top-3 in Coppa del Mondo (ma la prima in discesa!), che al 31enne norge mancava da ben 5 anni (chiaramente a febbraio c’è stata la grande gioia della medaglia a livello iridato), quando ci riuscì a Bormio in super-g.

Franjo von Allmen, considerato il suo feeling non ancora buonissimo con la Birds of Prey, è buon 4° a 0”85 dal compagno di squadra, Vincent Kriechmayr non è così pulito in uscita muro ed è lì che perde il podio, visto che lascerà decimi su decimi verso il Golden Eagle e il finale, con l’asso del Wunderteam 5° a 0”87 da Odermatt, davanti a Dominik Paris.

Quella del jet altoatesino è una delle migliori gare in discesa a Beaver Creek, ma è chiaro che gli otto decimi abbondanti persi da Odermatt sul muro fanno la differenza, poi da metà gara in poi è un “Domme” di assoluto livello per chiudere con un 6° che deve dargli fiducia. Alle sue spalle, Stefan Eichberger sempre più brillante (7° a 0”96, vicino al suo best il classe 2000 austriaco) e altri due fari rossocrociati (lo squadrone svizzero ne piazza 4 in top 10, dove già dominarono un anno fa aprendo un super inverno) come Rogentin, 8° a 1”07, e Monney che invece sbaglia e può avere rimpianti per il 9° finale con 1”15 di ritardo.

E cosa fa Aleksander Aamodt Kilde? Sale ancora di livello dal super-g di Copper e, su una delle sue piste più amate, accarezza l’idea del ritorno in top ten chiudendo 11° a 1”37, un decimo alle spalle di un discreto Cameron Alexander (rientro post infortunio in discesa anche per il canadese, ieri il migliore in prova ma in tutt’altra condizione), poi c’è la dodicesima prestazione di Allegre (+ 1”43) e quella del connazionale Muzaton ad un centesimo, oltre alla quattordicesima di Florian Schieder (+ 1”47), che perde un po’ troppo dove l’altoatesino, nel raccordo di fine muro, avrebbe potuto fare molto bene.

Dietro al nativo di Castelrotto si piazza Brodie Seger, buon 15° ad un centesimo dall’azzurro, poi Hrobat (a 1”60) in parte deludente, con il rientro da sorrisi per Hintermann in zona top 20, a 1”79 e un centesimo davanti al compagno e ultimo vincitore qui Murisier. L’Italia coglie qualche punto anche con Mattia Casse, che parte col numero 30 (con una luce già non ideale, anche se i tempi si potevano fare) e terminerà in 23^ piazza, distante 1”89, più lontani Franzoni, comunque bravo a piazzarsi (col numero 48) 29esimo a 2”28, e Bosca 32° ed escluso dalla zona punti per 12 centesimi, lui che rientrava in discesa sulla pista dell’infortunio al perone di un anno fa. Poi Molteni a 2”68 (il comasco perde tantissimo in alto, poi è un’altra buona gara come nel super-g di Copper), Alliod a 2”75 e Innerhofer amaro 40° a 2”79.

Venerdì il super-g (dalle ore 19.15), anticipato di un giorno per il pericolo meteo presente soprattutto sabato. Il favorito? Il solito…

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