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Kilde in versione... Terminator! Eterno Clarey col sorriso dopo l'ennesimo 2° posto: "Ora il Mondiale"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Kilde in versione... Terminator! Eterno Clarey col sorriso dopo l'ennesimo 2° posto: "Ora il Mondiale"

La Streif numero 2 ha ricollocato il norvegese al suo posto, con il quinto trionfo stagionale in discesa e, chissà, una coppa generale ancora aperta. Le parole da campione del transalpino, che sogna l'ultimo grande colpo nella rassegna iridata di casa e dedica la meravigliosa piazza d'onore alla moglie. Crociato e menisco rotti per Schuetter, l'ultima vittima di Kitz.

Trent'anni il vincitore, quarantadue il secondo classificato, trentaquattro il terzo (e se vogliamo sopra i trenta pure il 4° e il 5°, Casse e Kriechmayr).

Beh, l'esperienza a Kitzbuehel conta qualcosa, a maggior ragione se si corre in condizioni come quelle vissute oggi sulla Streif, ma pure ieri non si scherzava in occasione della prima delle due discese nel tempio dello sci.

Ieri aveva sbagliato completamente l'Hausbergkante, gettando un 1° o un 2° posto, oggi Aleksander Aamodt Kilde ha confermato di avere una marcia in più rispetto al “resto del mondo”, anche se Vincent Kriechmayr ha vinto comunque tre discese contro le sue cinque in stagione (sono gli unici due ad essersi imposti). Seconda Streif della carriera per salire a quota 20 in CdM, con la seconda sfera di cristallo in discesa già molto vicina, con oltre 150 pt di margine proprio sull'austriaco.

E attenzione, perchè se Odermatt tornerà la prossima settimana per il gigante di Schladming e i super-g di Cortina, con 225 lunghezze di margine su AAK non dovrebbero esserci comunque problemi per l'elvetico in chiave coppa generale, ma in caso contrario il duello potrebbe arrivare anche sino a marzo. “Vincere a Kitz è sempre... unico – le parole di Kilde nel parterre, dopo aver scattato selfie anche con Arnold Schwarzenegger, un habitué della Streif – Oggi era durissima, ma il feeling c'era sin dalle prime curve e ho attaccato senza pensare troppo. D'altronde, qui non puoi fare diversamente...”.

E non ha avuto dubbi a provarci, nella sua ultima discesa sulla pista che ogni discesista sogna di conquistare, un commovente Johan Clarey. Ancora secondo, per la settima volta in CdM (e ci sono pure l'argento olimpico in discesa a Pechino 2022 e quello mondiale in super-g, dietro a Paris nella gara iridata di Are 2019), con la Streif accarezzata e desiderata. Come in Val Gardena, solo Kilde ha battuto il 42enne transalpino che chiuderà con lo sci a fine stagione: “Sono così felice – il suo commento nell'intervista concessa ai colleghi di “Ski Chrono” - Il momento in cui ho tagliato il traguardo con la luce verde, nella mia ultima volta a Kitz, è stato incredibile!

Oggi avevo uno stato d'animo diverso: meno pressione, più divertimento. Ho preso molta energia dal pubblico, avevo molte vibrazioni positive prima di salutare, ha avuto un impatto importante. Ovviamente devi poi saper fare la gara giusta sotto vari punti di vista, ci sono riuscito finendo dietro ad un enorme Aleks (così lo chiama, ndr). Sono ancora secondo, è vero, ma non importa, battuto solo da un ragazzo quasi imbattibile al momento.

Voglio ringraziare di cuore mia moglie che è stata eccezionale: ha attraversato momenti difficili, ma ha sempre pensato a sostenermi. Le dedico questo secondo posto, pensando che solo tre giorni fa ero moralmente a terra (riferendosi ai problemi personali che l'avevano fatto rientrare a casa da Wengen, saltando le sfide sul Lauberhorn).

Ora devo rimanere concentrato per i Mondiali, naturalmente ci tengo molto anche se quella pista (L'Eclypse a Courchevel, ndr) non è magari la più adatta alle mie caratteristiche rispetto alla Streif o altre. Ci arriverò però in buona forma, i super-g di Cortina serviranno a prepararmi tecnicamente per la sfida iridata”.

In serata, intanto, da Kitz è arrivata la notizia del grave infortunio occorso a Julian Schuetter: il talentuoso velocista del Wunderteam, già decisamente sfortunato venerdì con la sua gara da rifare, dopo aver fatto metà tracciato, per la caduta di Roea in zona traguardo, ha visto ripetersi la situazione oggi, poi è caduto e purtroppo la diagnosi è serie. Rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro, compresa la lesione del menisco.

Il 24enne stiriano finirà sotto i ferri domenica, alla clinica Hochrum di Innsbruck.

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