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Innerhofer si è ritrovato sulla Streif: "Ho messo una marcia in più". Paris non cerca scuse: "Ho sciato male"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Innerhofer si è ritrovato sulla Streif: "Ho messo una marcia in più". Paris non cerca scuse: "Ho sciato male"

Un'ottima gara per l'Italjet nella seconda discesa di Kitzbuehel, anche se è mancato l'acuto dell'uomo più atteso. Strepitoso il 14° posto di Schieder: "Mondiali? Decideranno i tecnici".

Una prova di squadra finalmente di qualità, non solo con l'uomo faro che, ovviamente, risponde al nome di Dominik Paris.

La seconda sfida alla Streif ha visto l'Italjet piazzare tre uomini in top 15, anche se proprio l'asso della Val d'Ultimo è il più deluso per il suo 7° posto, a 1”18 da Beat Feuz che ora scappa davvero nella Coppa del Mondo di disciplina che “Domme” sogna da anni. “Non ho sciato bene – ha ammesso senza scuse il fuoriclasse azzurro all'ufficio stampa FISI – Non ho trovato scioltezza dall'inizio e sotto è andata ancora peggio, ho perso molto lì.

Ci vuole ancora qualcosa in più per me in queste condizioni di luce, si vedeva zero”.

Ai microfoni Rai di Ettore Giovannelli, Christof Innerhofer era già decisamente contento della sua prestazione, ancor prima di scoprire che sarebbe rimasto al 4° posto, miglior piazzamento stagionale e una vera rinascita dopo i tanti problemi avuti, il Covid per ultimo. “Oggi c'era una neve che mi aiutava maggiormente, lo sapevo e ho riposato anche bene ieri. Sono molto soddisfatto, la visibilità per me era ok e me sono fregato di tutto, ho messo la marcia in più che ci voleva, senza pensare a nulla”.

Splendida la gara di Florian Schieder, che si regala un 14° posto da sogno col pettorale 50. E attenzione perchè la luce era sì migliore, ma nessuno con numeri così alti (ad eccezione di Hemetsberger, decimo col 37) ha fatto bene come l'altoatesino, addirittura davanti a Feuz di 25 centesimi sino al salto del Seidlalm: “Mi sentivo già bene dopo la seconda prova (conclusa al 16° posto, ndr), ma venerdì non avevo potuto gareggiare per l'interruzione – spiega Florian – Senza strafare sono riuscito ad esprimermi al meglio, ma in realtà mentre scendevo non mi sentivo così bene.

Ero lungo in qualche passaggio, ma evidentemente veloce. Pass mondiale? Facciamo fare la scelta ai tecnici...”.

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