Feller: "Volevo dimostrare di essere il più forte". Vinatzer, un risultato che vale di nuovo la top 15 nella WCSL

Il quarto timbro della stagione più bella della carriera porta Manuel Feller ormai ad un passo dalla Coppa del Mondo di slalom visto che, dopo la rimonta firmata nella sfida di Palisades Tahoe, il campione tirolese ha 204 punti di vantaggio nei confronti di Linus Strasser, oggi terzo, e 238 su Clément Noel, secondo a 28 centesimi dal diretto rivale per un'altra piazza d'onore, con Timon Haugan quarto atleta (e quarto pure nella gara californiana) teoricamente in corsa a -280, con tre prove rimaste in calendario a partire da quella di domenica prossima ad Aspen.

“Sono molto orgoglioso, oggi avevo anche la voglia di dimostrare di essere il più forte in questa specialità attualmente – le parole di Feller ai microfoni FIS nell'immediato post gara – E' stata forse la gara più difficile della stagione, con tanti avversari a spingere forte e una 2^ manche molto complicata.

Dovevi sempre rischiare per fare il tempo, mi sono divertito e al tempo stesso volevo fortemente questo risultato”.

Ben diverso, ma comunque importante anche il piazzamento portato a casa da Alex Vinatzer: il migliore di un'annata decisamente avara di soddisfazioni per l'Italslalom e per lo stesso gardenese bronzo mondiale in carica, il sesto sulla “Red Dog” recuperando dieci posizioni nella seconda manche.

Alex si è sbloccato dopo un'altra prima manche decisamente sottotono, anche se col pettorale 19 non era assolutamente facile fare un tempo almeno da top 10: ecco, in tal senso è molto importante essere rientrati proprio sul confine della top 15 nella WCSL, appena dietro a Tommaso Sala che è il grande deluso di giornata all'interno della formazione di coach Del Dio, sceso dal 7° di metà gara sino al 23°, dietro pure a Stefano Gross che ha terminato 19°. Il fassano rimane lontano dall'obiettivo accesso alle finali di Saalbach, lo stesso discorso vale per Kastlunger uscito nella 2^ manche.

In generale, bilancio di squadra negativo, ancora una volta, ma la luce di Vinatzer si è in parte riaccese, considerando che pure ieri il classe '99 altoatesino era stato il migliore italiano in gigante, 19°. Poca roba, dirà qualcuno, ma è proprio la continuità sulle due discipline quella che sta cercando Alex e la strada intrapresa sembra essere quella giusta.