Come stanno Kryenbuehl e Cochran-Siegle: stagione finita per l'elvetico, frattura cervicale per lo statunitense

Si devono fermare nel punto più alto della loro carriera, stoppati dalla crudeltà di una pista che non perdona. La Streif costringerà Urs Kryenbuehl ad un lungo recupero, dopo quanto successo sul salto finale della discesa numero 1 di Kitzbuehel: è arrivata la diagnosi sulle condizioni del velocista elvetico, a podio sia in Val d'Isère che a Bormio, caduto appena prima di tagliare il traguardo battendo la testa.

Trasportato in elicottero a St. Johann, Urs se l'è cavata tutto sommato, anche se i danni sono ingenti: oltre alla commozione cerebrale, frattura della clavicola destra e, soprattutto, lesione del crociato e del legamento interno del ginocchio destro. Il 26enne rossocrociato rimarrà una notte in ospedale, poi sabato dovrebbe rientrare a casa per valutare tempistiche e modalità degli interventi necessari nei prossimi giorni.

Potrebbe ancora sperare nella partecipazione ai campionati del mondo, mentre il suo week-end a Kitz è già finito, Ryan Cochran-Siegle: lo statunitense dominatore del super-g di Bormio, miglior tempo nella prima prova sulla Streif prima di uscire quest'oggi all'Hausbergkante (quando viaggiava con un crono da 5°-6° posto), si è procurato infatti una piccola frattura a livello cervicale. I tempi di recupero sono ancora da stabilire, come riporta lo stesso US Ski Team, anche se a questo punto sarà una corsa contro il tempo per Cortina 2021.

E la velocità mondiale, dopo Kilde, Sejersted, Mauro Caviezel e Dressen (tornato proprio ieri sugli sci) perde altri due grandi protagonisti.